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Crisi del Corno d'Africa e il "Progetto" di Gambo (Etiopia).

Creato il 06 novembre 2011 da Marianna06

Per chiarire subito a chi legge, Gambo è una cittadina dell'Etiopia sud-orientale, che sicuramente pochissimi, a casa nostra, conoscono fosse anche solo per averla mai sentita nominare.

 Forse  é  meglio dire, invece, che si tratta, a ben vedere, di un vero e proprio villaggio rurale che, conta attualmente all'incirca duecentomila  abitanti, ed é sede di una missione retta e gestita dai Missionari de la Consolata di Torino.

Missione che ospita anche una scuola (molte sono le persone che ancora devono imparare a leggere e a scrivere, specie tra le donne), un ospedale e sopratutto un lebbrosario, dove oggi vivono diverse famiglie di ex-lebbrosi, i quali, grazie a Dio e all'impegno di medici e  di personale sanitario solerte, sono guariti e quindi non sono più contagiosi.

Una realtà,  una come molte in Africa, che ha comunque bisogno di aiuto.

Gambo mi è particolarmente cara perché molti miei amici , anni addietro,vi sono passati  e vi hanno lavorato: missionari e laicissimi medici.

Perché parlarne?

Per ché l'LVIA, l'ONG di Volontariato e Cooperazione internazionale, fondata alla fine degli anni '60 da don  Aldo Benenevelli, un sacerdote di Cuneo "molto speciale",  e nata quindi per promuovere lo sviluppo umano a 360 gradi e combattere le disuguaglianze in Africa,unitamente alla Regione Piemonte, ha portato a termine, da poco,  proprio a Gambo, un progetto riguardante agricoltura e sanità.

Grazie a quest'obiettivo raggiunto (il Progetto finanziato dalla Regione Piemonte rientrava nell'ambito del Programma diSicurezza Alimentare e Lotta alla Fame in Africa sub-sahariana-2009) e piuttosto in tempi brevi, ben 96 agricoltori di Gambo hanno potuto seminare e raccogliere grano e rifornire  così la mensa del Gambo Rural Hospital.

E non mi pare per niente poca cosa.

Se si considera, in particolare, che l'economia della "missione" è fatta di mutuo aiuto tra famiglie, operatori e missionari ,per il benessere della comunità intera.

Il Progetto, con buon esito, ha avuto la durata di un anno e, secondo i dati forniti, la risultante dell'impegno è stata: 96 sacchi di sementi e 76 di fertilizzanti; 96 agricoltori di Gambo, come già detto in precedenza, che sono stati serviti ; 32 donne , che sono state  incluse tra i beneficiari ; 16 asini, che sono stati utilizzati per il trasporto dei semi e fertilizzanti e che hanno avuto un costo ;11-18 quintali di grano, che sono stati ottenuti per un quarto di ettaro seminato.

Il contributo della Regione Piemonte, infine, è stato il 75% del costo totale.

Anche Gambo rientra , purtroppo,in quella geografia della "grande fame" nel Corno d'Africa.

Si è visto però che l'impegno e la collaborazione  tra il mondo della politica  e quello del sociale, se c'è la buona volontà di entrambe la parti in causa, può dare ottimi frutti. E li dà.

Questa è la"Cooperazione" che la gente vuole.

Per costruire insieme. E non certo per "supplire" .

E soprattutto per non distruggere quel poco di "buono" già fatto in precedenza.

Vita contro morte.  Africa e non solo.

 

 A cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)

Agri


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