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Crisi Egitto: continuano gli scontri, 60 i morti.

Creato il 19 agosto 2013 da Retrò Online Magazine @retr_online
Egitto, esercito, scontri

Photo credit: oxfamnovib / Foter / CC BY-ND

Ancora scontri in Egitto; la giornata di Domenica era trascorsa in maniera relativamente tranquilla, ma verso sera la situazione è nuovamente peggiorata. Almeno 36 sostenitori dei Fratelli Musulmani, detenuti, sono morti in circostanze controverse.

È lo stesso Ministero degli Esteri egiziano a dare due versioni diverse, a distanza di qualche ora. Dapprima si è sostenuto che, durante il trasferimento dei prigionieri da una prigione ad un altro nella regione di Qalyubia, a nord del Cairo, vi sia stata una sparatoria tra i poliziotti è un gruppo di uomini armati che hanno tentato di assaltare il convoglio. Successivamente, il Ministero ha dichiarato che i detenuti sono morti per asfissia a causa di un lacrimogeno lanciato da un agente per liberare un collega fatto ostaggio dai prigionieri, ribellatisi. A questo episodio se ne aggiunge un altro, funesto: a Rafah, nord del Sinai, un’esplosione ha causato la morte di 24 poliziotti. Già 60 i defunti, tra ieri sera e questa mattina.

Delle dichiarazioni ad Associated Press di un anonimo, operatore delle forze di sicurezza, che parla di omicidio a sangue freddo dei detenuti musulmani, non si sa se servirsene a titolo di fonte certa, o di ulteriore espressione di un Paese nel caos, autore e spettatore del punto più basso che un popolo può raggiungere: la guerra civile.

Altre agenzie parlano di 300 islamisti arrestati nella sola giornata di domenica; e delle due manifestazioni volute dai Fratelli Musulmani, una è stata annullata per “motivi di sicurezza”; più verosimilmente, è ragionevole ritenere che la partecipazione, stante la paura, possa essere esigua. Dal 14 agosto i morti sono 830, di cui 70 tra poliziotti e militari. E il Capo dell’Esercito fa sapere che non intende tollerare altre proteste.

Articolo di Lorenzo Berto


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