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Cristo, è una strage!

Creato il 11 aprile 2015 da Malvino
Quando monta l’isteria, si sparano imputazioni a cazzo di cane e, anche se qualcuno se ne accorge, tanta è la delicatezza che tace. Così con l’evocazione del reato di strage per l’omicidio plurimo che s’è consumato al Tribunale di Milano. È strage quando ammazzi alla cieca, perché colpisci membri di una collettività che, per quanto eterogenea, investi di un’identità che è essa stessa il tuo bersaglio. Qui, invece, la scelta delle vittime da parte dell’assassino aveva una ratio che le individuava precipuamente in soggetti predeterminati: quel tal giudice, quel tal avvocato, quel tal coimputato, ecc. E allora dove sta la strage? D’altronde la sanzione penale per strage fa tanta differenza da quella per omicidio plurimo con tutta la sfilza di aggravanti del caso? E allora perché nessuno – e, quel che è peggio, nemmeno un magistrato – osa dire che parlare di strage è da cretini? Così la parola corre, per la semplice ragione che sembra dare pienezza al sentimento di sconcerto, sarà perché ha un suono che strepita come si deve. È questione d’orecchio, probabilmente. Se esclamo «Gesù!», infatti, passo per personcina mite, dolciastra, sostanzialmente inoffensiva, forse pure un po’ molliccia. Con «Cristo!» rimedio tuttaltra figura.  

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