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Devo dire che la Croazia all'inizio non mi ha ispirato grandi foto. Forse non ero ancora in clima di vacanza.
Quindi, mi manca tutta la parte di Pula e Opatija, che pure mi è piaciuta parecchio.
Ma andiamo con ordine: siamo partiti domenica 16 da Bereguardo e ci siamo avvicinati alla Croazia, fermandoci a Trieste sotto un'acqua che non prometteva nulla di buono. Meno male che ci ha ospitati un'amica, altrimenti montare la tenda per la prima volta sotto la pioggia ci avrebbe abbattuto l'umore.
Il giorno dopo, cautamente, ci siamo avviati verso Pula. Ci abbiamo messo un po' ad arrivare, a causa del traffico al confine, però ne è valsa la pena: bella città, magnifica l'arena, fantastico il campeggio di Stoja, tutto su una penisola a sud dell'abitato.
Fate conto che eravamo due adulti, due bambini e un cane, con due tende e una C3. E siamo sopravvissuti, anche piuttosto bene.
Dal momento che l'Istria non era il nostro interesse primario, abbiamo subito tolto le tende da Stoja per andare a vedere Opatija. Abbiamo trovato un campeggio a Icici (anche se il posto si chiamava Camp Opatija) e siamo andati a visitare Opatija, che ci ha fatto un po' l'effetto di una Sanremo dell'Adriatico.
Da lì, credevamo di trovare un tempo decente andando all'interno della Croazia per visitare Rastoke e Plitvice. Invece ci ha accolti un clima autunnale, che ci ha fatti scappare a Spalato. E lì è davvero scoppiato l'amore.
Spalato non è solo una bella città.
Prima di tutto, quando ci si arriva, si attraversa un paesaggio bellissimo, con questa rupe scoscesa che giganteggia di fronte a te. E poi, abbiamo trovato proprio godibile il fatto che a pochi passi dal centro ci sia la penisola di Marjan, un parco in cui ci siamo potuti sgranchire le gambe provate dal lungo viaggio in macchina.
Ma poi, il lungomare, con un colpo d'occhio bellissimo. E lui, il palazzo di Diocleziano.
Bello, bellissimo. Suggestivo e vivo, come le nostre rovine romane non sono quasi mai. Con le sue viuzze che sembrano medievali, ma con blocchi da impero romano.
Insomma, Luca ed io siamo arrivati a sognare di passarci la vecchiaia, tanto ci è piaciuta. L'unico rimpianto è di esserci stati solo un pomeriggio, perché il centro di Spalato non è il luogo ideale per campeggiare.
Ci siamo spostati a Trogir, altro gioiello della costa, anche se minuscolo rispetto alla grande città.
Anche il campeggio era piccolino, ma comodo: vicino a un borgo di pescatori, sulla spiaggia. Daisy ci si è fatta epiche corse con gli amici del momento: un beagle scatenato e un cucciolo di schnauzer gigante.
Trogir ci è piaciuta parecchio, sia per i suoi monumenti sia per il mercato sia per la pace dei suoi angolini in ombra.
Verso sera, ci siamo fatti un giro a vedere la costa, arrivando fino a Primosten.
Il giorno dopo, abbiamo levato le tende e siamo partiti per il Parco Nazionale della Krka, di cui purtroppo siamo riusciti a vedere solo la parte finale (quella più famosa).
Devo dire che la Krka meriterebbe un weekend intero, altro che un solo giorno: è un posto stupendo.
La sera siamo scesi a Murter, dove abbiamo pernottato. Ma questo ve lo racconto quando sistemo le prossime foto.
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