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Crolla l'economia italiana sulle spalle del cittadino medio

Creato il 14 maggio 2013 da Antonella Di Pietro @Antonella_Di_Pi
Crolla l'economia italiana sulle spalle del cittadino medio
Dal Rapporto 2013, realizzato dall’Agenzia delle Entrate e dall’Abi si evince che l'anno 2012 è stato un Hannus Horribilis per il mercato immobiliare. Le compravendite di casa sono diminuite del 25,7% rispetto al 2011, provocando una flessione negativa che si era già registrata nel 1985 in Italia. Nel 2012 le transazioni sono crollate del 22,4% rispetto al 2011 a Roma, Milano, Napoli, Torino, Palermo, Genova, Bologna e Firenze. Il settore immobiliare, ha perso nel 2012, circa 27 miliardi di euro, si sono spesi infatti 75,4 miliardi di euro a fronte di 101,9 miliardi registrati nel 2011. Secondo l'Abi bisogna "correggere l’Imu in modo da ampliare e incentivare fiscalmente il mercato delle locazioni" e propone la "creazione di un Fondo dello Stato per le fasce più deboli". Il crollo delle vendite si ripercuoterà negativamente anche nell'anno in corso. 
Crolla anche la produzione industriale, è stato rilevato a marzo il 5,2% in meno allo stesso mese del 2012. Per Eurostat è il peggior dato tra le grandi economie continentali.
Dati Istat confermano che il tasso d'inflazione, nel mese di aprile 2013, è sceso al livello più basso da 3 anni. Nei supermercati carrelli sempre più vuoti, grazie ai rincari su frutta (-4 per cento) pesce (-5 per cento) carne bovina (-6 per cento) vino (-7 per cento) e olio di oliva (-8 per cento). 
Secondo la Coldiretti: "La Legge di Stabilità, ha posticipato l'aumento dell'Iva ordinaria dal 21% al 22% che scatterà dal primo luglio per alcuni prodotti di base come il vino che deve già fronteggiare un drammatico calo dei consumi interni che sono scesi a 22,6 milioni gli ettolitri nel 2012, il livello più basso dall'Unità d'Italia".
Il presidente della Coldiretti, Sergio Marini ha affermato che: "Per la ripresa dell'economia occorre intervenire per sospensione della prima rata Imu per i beni strumentali all'attività produttiva come terreni e fabbricati rurali. Se non si interverrà adeguatamente le imprese agricole saranno costrette ingiustamente a versare a giugno una rata pari a 346 milioni tra terreni e fabbricati strumentali".
Il peso del crollo economico, grava, come sempre sulle spalle del cittadino medio. 
Antonella Di Pietro© 

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