Crollo dell’occupazione femminile. In crisi totale il settore delle escort
Creato il 16 febbraio 2011 da Massimoconsorti
@massimoconsorti
I dati Istat parlano di un crollo senza precedenti, anche se gli analisti lo definiscono “transitorio”. “Un durissimo colpo all’economia italiana”, ha dichiarato Tremonti, mentre Mario Draghi si è limitato a dire che la crisi è strutturale e che va risolta con riforme altrettanto strutturali. Il mutamento improvviso del trend del mercato delle escort, sta causando notevoli ripercussioni sul già precario mondo del lavoro “in rosa”. E non solo. La crisi ha coinvolto anche l’indotto per il quale è prevista comunque l’attivazione degli ammortizzatori sociali. Tutto il settore della bigiotteria, ad esempio, si è rivoltato contro la decisione del magistrato Cristina Di Censo che ha rinviato a giudizio Silvio Berlusconi, temendo di non riuscire più a smaltire i magazzini stracolmi di farfalline, scrofette, civette, conigliette grazie alle quali ha potuto sopravvivere in un momento di crisi mondiale del settore. In fibrillazione anche i venditori di incenso, gli importatori di caviale e i produttori di champagne che si vedranno costretti a far causa al presidente del consiglio per inadempienze contrattuali. Forte preoccupazione anche delle banche, molte delle quali sopravvivevano grazie alla tassa sui 500 bonifici bancari al giorno che predisponeva il ragionier Giuseppe Spinelli a favore delle “orfanelle” dell’Olgettina. Da quello che si è saputo in queste ore, sembra che la BMW abbia tolto dai modelli della Mini, la Cooper rossa con il tettino bianco: le oltre diecimila automobili-cadeaux pronte per la consegna, destinazione il garage di Silvio a Villa San Martino, dovranno essere riverniciate perché piacevano solo a lui. Altrettanto è successo al mercato immobiliare delle residenze di lusso che finora si è retto solo grazie agli acquisti di ville, castelli, fattorie e appartamenti full optional destinati alle residenze del Capo e delle orfanelle di cui sopra. Insomma, i guai giudiziari di Berlusconi stanno dando il colpo di grazia a segmenti di mercato tenuti in vita dalle frenetiche attività del primo ministro il quale ora, per forza di cose, sarà costretto a rivedere il suo piano-spese. Ma il più colpito in assoluto è il mercato delle escort, un settore che basa sulla “mano d’opera” specializzata e l’alta professionalità manageriale delle dirigenti, la sua competitività ed esclusività ri-conosciute a livello mondiale come il “made in Italy della scopata”; diecimila professioniste disoccupate in un sol colpo non si reimpiegano tanto facilmente. Silvio sarà processato per direttissima, saltando quindi paro paro l’udienza preliminare. Lapidario il commento del gip Di Censo: “Ci sono le prove. Punto.” E mentre gli avvocati Ghedini e Longo aspettavano Berlusconi di ritorno dalla Sicilia, il fantastico mondo di Silvio aveva cominciato a perdere pezzi e a mostrare le facce livide di Cicchitto-2232, di Belpietro, di Emilio Fede il quale si è difeso dicendo che “sono tutti invidiosi di me”, di Gianni Letta che ha chiesto asilo politico a San Giovanni, di Porro che ha telefonato a Padellaro dicendogli: “Carissimo amico mio, fratello del mio cuore...” e perfino di Vittorio Feltri che ieri sera al Tg1 ne ha combinata un'altra delle sue. Chiamato a “commentare” la notizia del rinvio a giudizio del suo ex editore-padrone, il Vittorio prima ha delicatamente attaccato la procura di Milano poi ha chiosato il suo intervento con: “Bisogna anche dire che Berlusconi non ha mai fatto niente per evitare grane di questo tipo ma anzi se le è andate a cercare”, lasciando di stucco il povero Attilio Romita che non era pronto ad una sortita del genere. Si stanno defilando, come sorci dalla nave che affonda, tanto che nessuno (al momento) ha ancora detto nulla contro il “Ti sputtanerò” con il quale Luca&Paolo hanno omaggiato ieri sera dal palco di Sanremo la coppia Berlusconi-Fini. Il popolo di Silvio è allo sbando e Cicchitto a Ballarò ne è stato l’esempio più eclatante, un ex piduista in crisi di identità e senza più argomenti-freccia al suo arco flaccido. Ovviamente della decisione del gip di Milano si sono occupati i siti on-line delle maggiori testate giornalistiche di tutto il mondo. Già ieri ne avevamo riportato i commenti ma la decisione del giudice non era ancora stata resa pubblica. Nel giro di poche ore invece, la notizia del rito immediato si è propagata a macchia d’olio occupando tutte le prime pagine e non solo quelle dedicate alla politica internazionale. Quella che ci ha maggiormente colpito è stata la homepage della CNN, e non tanto per la virulenza dell’attacco a Silvio (che non c’è stato), quanto per la collocazione dell’articolo impaginato a fianco di un reportage su: “Abusi sessuali in un orfanotrofio giapponese”.
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