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cronaca depressa di una serata PSICHEDELICA trascorsa a prendere appunti davanti a sanremo 2012 - parte seconda

Creato il 15 febbraio 2012 da Pa1978 @peverina
cronaca depressa di una serata PSICHEDELICA trascorsa a prendere appunti davanti a sanremo 2012 - parte seconda
- Alla fine del lunghissimo intervento di Celentano, ci sembra di sentire la voce di Battiato tipo coro di angeli all'uscita del tunnel, ma forse è un'allucinazione da zuppa di cipolle, restiamo frastornati perchè non capiamo bene il nesso tra i due, e non lo accettiamo, no, Battiato in mezzo a questa pacchianata retorica no...
Comunque, questa parte di festival si può riassumere facilmente con una frase letta su twitter in quei minuti: " Verrà la morte e avrà i tuoi monologhi".
- settima canzone in gara, Emma. Io questa l'ho vista tre volte nella mia vita, la prima a sanremo dello scorso anno, la seconda da santoro, e la terza oggi. Non è molto migliorata in stile, anche lei rischia di cadere dalle scale. Con il testo la butta sul sociale, mi viene un pò di sconforto. I vecchi ballano e i giovani piangono.
- Morandi ci suggerisce di cliccare sulla radio "WEBBE" e ci presenta un gruppo "CUL"
- ottavo pezzo: Marlene Kuntz. Che sarebbe pure una bella notizia. Ma Godano con i capelli corti è un trauma di per sè. Sulla canzone mi riservo di pensarci su. Voglio dargli la possibilità di un secondo/terzo ascolto. Sulla fiducia.
- è il momento vallette! sono tornate la Canalis e Belen. Me l'aspettavo da ore. Mi sembra che questa cosa della moldava (non so se è moldava) all'ospedale sia tutta una carrrambata costruita. Belen è simpatica, secondo me. Morandi non si può più sopportare. A questo punto Nick se ne va a letto e mi lascia sola senza troppi complimenti.
- nona canzone, Finardi. Altro vecchietto imbiancato. Questa canzone mi mette addosso una depressione infinita. Lui è il classico Finardi, che gli vuoi dire?
- decimi, D'Alessio/Bertè.  Non vorrei esprimermi. D'Alessio mi ha sempre fatto paura, ma abbinato alla Bertè è ancora più odioso del solito, ma perchè sono tutti innamorari della Bertè da una vita?
- Belen dichiara di avere un abito "nuovo di stecca". Se lo dice lei...
- undicesima, Nina Zilli. Talento sprecato, perchè ha del potenziale immenso, e non riesce ad essere semplicemente se stessa. Deve per forza oscillare tra Winehouse e Mina. Questa forzatura nella voce che va così di moda tra le cantantesse inizia a darmi sui nervi. Ma poi, va ancora di moda? E quelle cose costruite che fa con le mani?
- ora c'è una sorta di momento-struggente-Papaleo, mi ricordo che 10 anni fa lui mi faceva ridere nei film. Bei ricordi, appunto.
- dodicesimo brano, Carone/Dalla. Ma è giusto che ci siano degli emergenti a gareggiare con i big soltanto perchè accompagnati da artisti noti? Cioè, è una cosa corretta? Dalla è pur sempre Dalla, ma praticamente dirige e basta e il ragazzino è giovanissimo e allo stesso tempo così antico, che sbadiglio... Avete notato che le canzoni sono tutte brevissime? Come se non ci fosse il tempo di farle sentire tutte.
- tredicesima, Arisa. Arisa è insopportabile. E ho notato che alla gente di solito sta simpaticissima. Ora si è ripulita, ha tagliato i capelli e tolto gli occhiali, ma così dimessa è ancora peggio. Poi mi domando perchè, se la voce per cantare chiaro e forte ce l'ha, poi quando deve parlare ha quell'intercalare lagnoso che vuole fare tenerezza... è come quell'altro musicista, Laurenti mi pare si chiami, quello che fa da spalla a Bonolis da una vita.
- quattordicesimi e ultimi, i Matia Bazar. Io sono ancora ferma al ricordo della Ruggiero, ora le cantanti le cambiano come i calzini, periodicamente c'è un volto nuovo da memorizzare, e se non lo memorizzo un motivo c'è. Stasera il motivo mi è chiaro, di fronte a questa Biancaneve dark decadente. La canzone sembra uscita dagli anni ottanta, ormai mi distraggo cambiando canale e vedendo pezzi di film sulle altre reti. La puntata è finita e non mi resta che spegnere sull'immagine di una Belen che, fuori come una mina, gironzola solitaria sul palco mentre gli altri fanno pubbliche relazioni sui titoli di coda. Quasi poetica.
Sanremo è lo specchio veritiero della parte peggiore del nostro paese.
Non mi è ancora chiaro dove sia nascosta la parte migliore. O meglio, quando ho abbracciato Moltheni al Carroponte di Sesto san Giovanni ci sono andata davvero vicina... Moltheni, io l'ho capito sai il motivo per cui ti ritiri dalle scene! Ma ci manchi troppo!

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