E' da un pò che non racconto le mie avventure in giro: negli ultimi mesi praticamente non sono andata fuori, anche perché a Roma ci sono sempre tanti eventi interessanti e mangerecci. Certo, non mancherò al prossimo appuntamento con le Identità Golose, e spero proprio di esserci a Vinitaly, però prima mi è capitata una dolcissima parentesi riminese, SIGEP. L'invito è arrivato all'improvviso e quasi all'ultimo, ma per quanto mi piace pianificare e organizzare le cose in tempo, adoro anche le improvvisate (che volete fare, le "solite" contraddizioni di Pesci), e così sono andata all'avventura, partendo da casa alle 5 del mattino. Adoro viaggiare in macchina da sola, questa è una condizione ideale per riflettere su tante cose, con la musica di sottofondo e il buio intorno. Insomma, le 4 ore di viaggio sono volate ed eccomi alla fiera, in tempo per l'apertura. Il parcheggio (e meno male che era riservato alla stampa!) era già pieno, ma trovo un posticino, mi avvio all'edificio e vado a cercare Alessandro, "condannato" a gestire i blogger e la stampa. Fortunatamente era il primo giorno, lui era ancora fresco e non ha fatto in tempo a stressarsi, ed io ero da sola. Ad ogni modo, lui è stato il mio angelo custode nel delirio della fiera, santo subito!
Dimenticavo: all'accoglienza non potevano mancare i pasticcini, tanto per restare sempre in tema con gli zuccheri e le calorie.
Il mio intervento su Scatti di Gusto
SIGEP. La guida ai prodotti e agli stand che faranno parlare nel 2014
Dunque, parliamo un pò di SIGEP, Salone Internazionale Gelateria, Pasticceria e Panificazione Artigianale. Per me è stata la prima volta in assoluto, andare a visitare una manifestazione del genere. Confesso che avevo un pò di preoccupazione: va bene la curiosità, ma sapete tutti che non mangio molto volentieri i dolci, e allora temevo di non trovare la fiera tanto interessante per me personalmente. Mi sbagliavo.
Si dice che i migliori sommelier sono astemi, ecco, ora dico che i migliori assaggiatori di dolci sono quelli che.. come dire, che non ne vanno matti. Ed è proprio per lo stesso motivo: invece di buttarmi su ogni proposta, assaggiavo gelati e cioccolati con calma, con criterio e ... con gusto! Comunque, per fortuna insieme a SIGEP c'era anche RHEX (Rimini Horeca Expo), con varie proposte per la ristorazione, comprese quelle salate, una ampia area dedicata alle birre (che non bevo), alcuni stand con i vini ecc.
Per facilitarmi il compito, Alessandro mi ha consegnato, oltre alla mappa e ai comunicati stampa, una cosa molto utile: la cartella con tutte le novità dell'edizione di quest'anno, e così sono andata a colpo sicuro. Allo stand di Valrhona ho incontrato Gianluca Fusto, conosciuto un anno fa a Identità Golose, che mi ha offerto il gelato di cioccolato, anzi, l'essenza di cioccolato, cremoso, e nemmeno troppo dolce. Approvato!
Ho girato un altro pò tra gli stand cioccolatosi e poi mi sono avviata dalla parte di RHEX, perché ad un certo punto mi è arrivata la notifica di twitter:"Giulia, sei qui?! Passa a trovarci, siamo allo stand 04!" Chi era? Amici di twitter, Cantina Quistello. Potevo mancare io? Mi piace portare le amicizie virtuali nella realtà, amo dare il volto alle persone con chi interagisco nel cyberspazio, credo che i rapporti che si creano sui social (non tutti, ovviamente!) abbiano il senso, evolvendosi. E così è stato: una piacevole chiacchierata, un brindisi con Lambrusco rosé, un pezzetto di Parmigiano con Vin Cot ( simile ma molto diverso da quello pugliese).
Tolto il disturbo a Francesca, riprendo il mio giro. Ad un certo punto, dietro l'angolo, vedo un piccolo spazio con una grande botte che fa da tavolo, come nelle taverne d'altri tempi. Podere Riosto, del bolognese. Credo di aver scritto in fronte "Amo il rosé" oppure di avere gli occhi a forma di bollicine, perché appena mi vede il proprietario, simpaticissimo Lorenzo, mi ferma e mi offre da bere. Ditemi, chi potrebbe rifiutare un bicchiere di rosé versato dalla bottiglia con la scritta "For You"? Così scopro uno spumante Rosé Brut, fresco e gradevole, ottenuto con metodo Charmat.
Si, però... devo andare alla scoperta di dolcezze, perciò saluto e mi alzo.Ma prima di lasciare RHEX, mi fermo allo stand di Adriatic Sea Aquarium, ad ammirare i bellissimi acquari pieni di molluschi, frutti di mare, aragoste e granchi. Che incanto!
Dopo aver girato in lungo e in largo tra decine e decine di stand con gelati più incredibili, vari dolci, torte decorate ad arte di cake design, pasticcini, bellissimi, cremosi, sorbetti, spume e cioccolate, eccomi approdare al banco di un'altra novità: i più famosi cocktail e aperitivi trasformati in colorati ghiaccioli. Mojito, Pina Colada, Sex on the beach - ce n'è per tutti i gusti. Io chiedo di rinfrescarmi con lo Spritz, per ricordare la calda e lontana estate e prendere una pausa leggermente alcolica dopo millemila calorie zuccherose. Ah, ci sono anche ghiaccioli ai cetrifugati di verdura e di frutta, ma li ignoro, magari, un'altra volta.
Dopo una piccola pausa rinfrescante (alla fiera fa caldo, e meno male che mi sono messa la maglietta a maniche corte!) sono di nuovo in giro. E' il tardo pomeriggio, l'ora di merenda. E da Fabbri trovo una novità giusta: gelato di pane. Anzi, molti tipi di gelato di pane: alla baguette, al pane di Altamura, al pane e fichi, al pane e nutella. Prendo un assaggio di pane e burro: c'è pure il caramello e il croccante di pane stesso, e mi sembra di mangiare una merenda d'altri tempi, quando una fetta di pane con il burro e zucchero non è stata ancora sostituita da varie "fette al latte". Mi fermo ad "interrogare" uno dei collaboratori di Fabbri sul procedimento, purtroppo non sa rispondere esattamente alle mie domande, ma per fortuna vedo il cartellone sul banco e lo fotografo. Dopo leggo (ed ora fatelo anche voi)
Così, tra chiacchiere, assaggi, scoperte, tweet, post, instagram, messaggi arriva la sera, sono stanca, è quasi ora di andare (in albergo mi aspetta una magnifica SPA e una bella cena!), ma io resisto e faccio l'ultimo sforzo. Guardacaso, capito allo stand Pregel, quello del gelato al gusto "Violetta". Si, Violetta, l'idolo delle adolescenti di tutto il mondo, la cantante di una soap sudamericana (se ho capito bene, eh!). Visto che anche questa è una novità, mi faccio coraggio e lo assaggio. Il gusto è indefinito, cerco di carpire il segreto dalle ragazze dietro il banco che mi rispondono, enigmatiche:"E' al gusto di Violetta". Risposta stupida, ma non riesco a farmi dire altro (mica però stavo chiedendo la tecnologia e i segreti professionali!). Pare che sappi di caramella (non di caramello) e un pò di vaniglia, insomma, il classico miscuglio di coloranti, aromatizzatori e robe simili. Posto l'ultima foto e, quasi delirante, con i livelli di zuccheri fin sopra i capelli, aggiungo che "Sono ancora in pieno possesso delle mie capacità mentali". Dichiarazione dubbia, infatti, la gente fa un sacco di risate, ma va bene così.
... per arrivare all'albergo (meraviglioso!), per fare i sei miseri chilometri, metto 1,5 ore. Traffico bestiale. Tralascio allora (per ora) le mie 16 ore di coccole non stop e passo direttamente al giorno dopo.
Domenica. Arrivo all'ora di pranzo, ed è un delirio. Una marea di gente, non si riesce a passare ne ad avvicinarsi agli stand, ma siccome ieri non avevo finito di fare ciò che volevo, ho dovuto ritornare per visitare gli stand mancanti. Non riesco a postare nulla. 3G non esiste più, WiFi non prende, così mi rassegno e non posto più nulla, se non un paio di foto dall'ufficio di Alessandro. Come se non bastasse, quel giorno doveva arrivare la Marini per fare la diretta con "Quelli che il calcio"; immaginate tutto, vero?
Mi mancavano la parte di gelati e il "reparto" caffé, così una passeggiata mi porta allo stand Brazilian Ice Cream Solutions, di gelati a base di frutta tropicale 100%. Deliziosi, delicati, goduriosi. Sono quasi felice. Gironzolo tra gli espositori di caffé, annuso l'aroma, faccio qualche scatto. L'impossibilità di postare mi scoccia un pò, ma me ne faccio una ragione e finisco il giro.
Comunque, il giorno prima...
Non ho mica finito di raccontare quel "sabato italiano"! Sono stata invitata a far parte della giuria del concorso de La Scuola di Pane e Club Arti & Mestieri, accanto a Fausto Rivola e Maurizio Guidotti. I ragazzi della scuola trevigiana hanno presentato i veri capolavori, da dieci e lode, ma il mio preferito è stato il croissant al caffé. Béh, conoscendomi, non potevate dubitarne. Era assolutamente perfetto, leggero, fragrante, morbidissmo e come sapeva di caffé!.. Amore al primo boccone. Certo, la gara è andata avanti anche nei giorni successivi, ma poi, a fiera finita, ho saputo con grande piacere che loro hanno vinto!
E' stata un'esperienza fantastica, davvero! Non mi rimane che ringraziare Paola Sucato che mi ha passato l'invito, Alessandro Caprio, il mio angelo custode di Rimini Fiera e tutta l'organizzazione che ci sta dietro a questi eventi. Al prossimo anno!