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Cronache di un premio inatteso

Creato il 27 gennaio 2012 da Sirinon @etpbooks

E’ arrivato. Stamani. Il primo (in ordine di apparizione, mi sento arrogante…) premio del 2012 è giunto, conferitomi da un Sig. Blog, ovvero http://notizieinvetrina.over-blog.it/ di Mara, che ovviamente, non senza l’imbarazzo che d’obbligo s’accompagna in simili eventi, ringrazio sinceramente. Ed ecco il riconoscimento:

liebster

Ora sorgono le considerazioni da farsi, visto che, come in tutte le cerimonie analoghe, vi è quel passaggio di microfono che prelude le due paroline del premiato il quale, il più delle volte, stampato il sorriso più aperto che gli consente la mascella, cerca di esordire (almeno) con una battuta intelligente, non scontata, come a dimostrare nell’occasione, di non essere stato scelto per mancanza di concorrenti, ma perché invero, v’é della sostanza che, finalmente, è stata da qualcuno apprezzata!!!! Ma siccome oggi è giorno di festa ed abbiamo deciso di concederci agli eccessi, eccoti che arriva il fattorino e, prima che tu abbia potuto profferir sillaba alcuna, il microfono ti viene strappato per annunciare, davanti all’attonita platea, che il premio (forse per essere sicuri che tu abbia capito, visto l’incedere dell’età) ti è stato conferito una volta ancora, dietro le persistenti insistenze della Holding dei Blog, gestita da Gioia che ha affidato al suo consociato http://www.briccioledinformazione.it il compito dell’assegnazione.  A questo punto l’imbarazzo pervade talmente da sortire quasi l’effetto doloroso del disagio, espresso da una abbondante quanto inestetica sudorazione, un rossore che denuncia l’abuso di Merlot ed un talmente rapido sbatter di ciglia segno inequivocabile della fibrillazione incipiente. Questo è il secondo riconoscimento:

Riproposto unicamente per poter tirare il fiato e ricompormi, ben sapendo che, ora più che mai, il passaggio inevitabile del microfono non sarà preludio unicamente ad una occasione, ma si trasformerà nell’obbligo assoluto, imprescindibile ed improcrastinabile di doversi esprimere con: proprietà di linguaggio, possesso assoluto e totale della lucidità mentale, senso dell’umorismo perché se almeno il 75% dei presenti non ride sei fregato e quell’ironico distacco che rende tutto – e più che mai la consegna di un premio deve esserlo – un avvenimento di sobria felicità e della moderata quanto superba consapevolezza che non poteva essere altrimenti. Con il più sfacciato dei sorrisi di circostanza, pronto a quell’accenno di inchino che manifesterà giusto un pizzico di modestia sufficiente a mitigare l’indiscussa vanità che è al massimo della sua orgiastica esaltazione, tenti retrocedendo di guadagnare il dietro delle quinte.

Ritrovata alfine la sobria penombra del backstage, recuperata la normalità delle funzioni cardiache e respiratorie ti appresti dunque a svolgere LA, anzi LE pergamene allegate, che ti indicano i dettagli e lì ti ritrovi, indecentemente sospeso tra contraddittorie considerazioni con l’unica consapevolezza certa che ti fa comprendere perché il premio era .. in tedesco. Non poteva essere altrimenti, perbacco! Innanzi tutto è palese che gli alemanni son tornati alla carica in tutta Europa, ed ora, finito che hanno di prendere le banche, le industrie, di acquistarsi le casette in Grecia e quant’altro vi era di affacciato sul mare e non, pronti ad nuovo anschluss, stavolta proiettato sull’intero continente (il tempo è denaro d’altronde), hanno deciso di rabbonire la popolazione indicendo concorsi e premi ma, attenzione! E’ un premio tedesco e, come tale, corredato di regole ed indicazioni da seguire, peggio di un’assicurazione. Orbene, chi lo riceve, una volta tradottone il significato che consiste in “amabile blog”, deve ottemperare ad una serie di compiti da eseguirsi seguendo un preciso ordine, pena l’anullamento del premio stesso ed una ammenda il cui ammontare sarà deciso al prossimo vertice della BCE. Solo i tedeschi sono capaci di tanto: porcaccia paletta … consegna ‘sto premio, baci, abbracci, sorrisi e via andare no? NO! Loro ci devono mettere le regole, il vademecum da seguire scrupolosamente. Queste le cose da farsi (che io copio seguendo la regola “fatta la legge, trovato l’inganno”): 1. Il ricevente del premio dovrà ringraziare il blog che l'ha premiato e linkarlo;
2. Dovrà copiare e incollare l'immagine del Liebster Blog;
3. Scegliere e premiare cinque blog meritevoli con meno di duecento iscritti;
4. Avvisare i blogger con un commento sul proprio blogOvviamente io ho stravolto l’ordine di esecuzione ma spero in ciò di non essere scoperto. Come ogni e qualsiasi cosa che in questo momento arriva, nasconde … la rogna! Rileggete attentamente il punto 3 e meditate: “Scegliere e premiare cinque blog meritevoli con meno di duecento iscritti”. La domanda che sorge spontanea è se al prescelto gli fai un regalo o se gli affibbi una bella bega. Prevarrà il piacere di ricevere la menzione o il fastidio di doversi poi arrovellare a scegliere altri cinque (dis)graziati cui concedere l’onore? E, nel caso mio, avendo ricevuto il “rincaro” avrò il piacere di sceglierne 10. Già mi vengono in mente un paio di nomi di blogger che seguo alla cui reazione sono sicuro, come conseguenza .. mi fischieranno le orecchie indubitabilmente. Ma, tant’è oramai siamo in ballo. Come rifiutare qualcosa che comunque so che è stato concesso con sincerità d’animo e senso di riconoscimento? Mi accingo dunque alla stesura della lista considerando che almeno una libertà viene concessa, ovvero non vengono specificati i criteri della scelta salvo l’attenersi a quel concetto di “amabilità” che invero è molto libertario. E allora vorrei fare la mia lista con discernimento (sapranno ben apprezzarla i tedeschi stavolta), con tanto di motivazione, come si usa nella consegna dei premi di rispetti dall’Oscar al Campiello.

E dunque procediamo in rigoroso ordine sparso, senza seguire né meriti, né demeriti, né alfabeti, né regole matematiche, nemmeno quelli che via via mi vengono in mente perché potrebbe essere oggetto di indagine psicanalitica pertanto, escludendo le squisite signore che hanno avuto l’ardire di fregiarmi di cotanto blasone e che risparmio da ulteriori incombenze pur reputandole ovviamente premiate “honoris causa” (parlo ovviamente di Mara e Gioia!), fatti i dieci mirabili foglietti … siore e siori … la sorte v’accompagni!

- E io scrivo, perché Maria Rosaria mi ricorda costantemente che l’impegno sociale e la solidarietà se seguiti non solo con il cuore ma anche con il senso della civiltà e delle regole danno maggiori frutti.

- Scrivo per te, perché Claudio è per me “quell’ ultimo ponte” (dal film di Richard Attenborough) in quanto mi assolve alla funzione di trait-d’union tra la mia generazione e quelle più .. recenti, ogni tanto riproponendo cose del mio passato specie nelle condivisioni e spesso invece, nei suoi articoli, contribuendo a tenermi informato su quanto ruota atorno all’universo informatico.

- Viva-mente, perché Ada da poco ritrovata tra i blog, è un poco il mio Mr. Hyde, assolvendo io alla parte del dott. Jeckill, in quanto la sua “prosodia” com’ebbe a nominarla in un mitico thread che ancora ricordo, è rispettosissima delle buone regole editoriali e linguistiche alle quali io, che invece dovrei ben tenermele legate, regolarmente sfuggo, ad esse preferendo lo strafalcione, la marinettiana improvvisazione che diviene in fondo panacea dell’errore.

- Carla.59, perché Carla è colei che mi ricorda ciò che sono stato e che oggi non potrei. Il mio dejà-vu gustativo e papillare.

- Il blog di Luke Scintu, perché Gianluca posta regolarmente, senza un apparante filo logico, che poi in realtà è quello della sua sensibilità, passione e curiosità, rovesciando nel blog tutte le sue sensazioni, seguendo un ordine tutto personale. Mi ricorda molto la Sardegna per certi suoi modi che considero rassegnati e testardi, orgogliosi e solidali. Ha sempre qualche piccola verità che arriva, anche involontariamente, comprese le sue teorie sui mancati guadagni che trovo … uniche.

- Leggerelibri, perché Willyna fa delle recensioni come io non farei mai. Delle volte mi sembra che si siano letti libri non dico diversi ma solo simili. E questo mi piace, oltre tutto testimonianza di come di fronte ad un medesimo scritto, le sensibilità diverse si possano confrontare. E poi ammiro il suo travolgente interesse per i diritti umani che difende a spada tratta e la cui passione è superiore anche a qualche partito preso che non rende proprio tutto il merito dovuto alla storia. Un angelo vendicatore come molti ce ne vorrebbero.

- La biblioteca di Alessandria, perché Monica ogni tanto mi fa tornare a leggere di storia, letteratura ed arte per il gusto di farlo così come altri argomenti che mi sono speso frutto di cordiale ispirazione.

-Gli appunti di Sophia, perché Anna mi parla di Filosofia ma, soprattutto, di Scienza con la quale ho sempre avuto un rapporto di amore-odio. Argomenti per la maggior parte nuovi per me o quanto meno, stimoli ad approfondimenti che mi fanno collegare certi ricordi di studente che ormai si erano sfilacciati nella memoria.

-Socialmediasurfer, perché Fabrizio, oltre ad essere esperto in tutto ciò per cui vanto una atavica ignoranza, è “costretto” dal suo ruolo. E quando è “costretto” se ne fa talvolta accorgere facendomi scompisciare (ovvero per i non toscani doc, rotolare in terra) dalle risa.

-Mediayankees e più in generale Nicola che spazia tra gli argomenti più diversi, compresa l’informazione, che non ti annoia mai, sicuro di trovare tra i suoi post, qualcosa che ogni giorno possa divenire interessante. E sempre con sorriso gentile.

E con questo la mia lista è finita. Che possano o meno piacere le motivazioni non lo so, ma sono espresse con franchezza e sono i reali motivi che mi spingono a leggere  gquesti amici. Esausto mi accingo a stappare il doveroso brut per l’occasione. Gli auguri riserviamoli ad altro. Nella speranza di aver disatteso le teutoniche regole, da buon suderopista. 


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