Crostata di Castagne, al Fondo del Barile
Questa volta il tema è, ancora e sempre, quello della prova. Per curiosità, ho comprato uno di quegli ammiccanti sacchetti di farina, che ti promettono biscotti e frolle da sogno, già tutto incluso nel pacco, basta solo aggiungere burro e uova. Beh, preso! E questo è il primo capitolo del racconto.
Il secondo prende vita dalla mia passione per le castagne, rinforzata dalla ormai rinomata facilità di reperimento delle suddette in versione precotta-sottovuoto, quindi di facilissima elaborazione.
PROVO ad unire le due cose, in una crostata di castagne. Indisciplinata, leggiucchio qua e là qualche ricetta e poi faccio a modo mio, senza regola. Questo per giustificare che nella lista della spesa non ci saranno indicazioni precise di pesi e misure.
Seguo alla lettera il procedimento della frolla, metto in frigo a riposare e poi la tiro. Mah, con molte perplessità. Il composto è friabilissimo, molliccio e non mi incanta. Per la farcita invece, faccio rinvenire le castagne in una casseruola, con latte e zucchero. Aggiungo il fondo di una confezione di cacao in polvere, non saprei assolutamente dire quanto fosse, ma era poco. Verso il fondo di una bottiglia di Rhum. Capisci quando si dice “raschiare il fondo del barile”? Ancora 3 tuorli e monto gli albumi a neve. Unisco tutto, comprese 3 abbondanti cucchiaiate di crema di marroni; per ultimi gli albumi, con massima cura, poi dispongo sulla base di frolla e inforno per i soliti 35/40 min a 180°.
Com’era? Resto della mia idea, che la frolla che faccio da sempre, è sempre migliore.
Lista della Spesa:
Per la pasta frolla
un sacchetto mix già pronto per biscotti e frolla
140 g burro
1 uovo intero
Per la farcitura
300 g castagne lessate
3 tuorli + 3 albumi
250 ml latte
polvere di cacao amaro
100 g zucchero
rhum qb