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Crostata di Mirtilli e Nutella

Da Betta86boss @Elisabe75538027

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Ma nello stesso istante in cui il liquido al quale erano mischiate le briciole del dolce raggiunse il mio palato, io trasalii, attratto da qualcosa di straordinario che accadeva dentro di me. Una deliziosa voluttà mi aveva invaso, staccata da qualsiasi nozione della sua causa. Di colpo aveva reso indifferenti le vicissitudini della vita, inoffensivi i suoi disastri, illusoria la sua brevità, agendo nello stesso modo dell’amore, colmandomi di un’essenza preziosa: o meglio, quell’essenza non era dentro di me, IO ero quell’essenza. Avevo smesso di sentirmi mediocre, contingente, mortale. Da dove era potuta giungermi una gioia così potente? Sentivo che era legata al sapore del tè e del dolce, ma lo superava infinitamente, non doveva condividerne la natura. Da dove veniva? Bevo una seconda sorsata nella quale non trovo nulla di più che nella prima, una terza che mi dà un po’ meno della seconda. E’ tempo che mi fermi, la virtù del filtro sembra diminuire. E’ chiaro che la verità che cerco non è lì dentro, ma in me.”

Marcel Proust, Dalla parte di Swann

Lunedì scorso ho partecipato ad un evento organizzato dalla Triennale di Milano in associazione con la Fondazione Golinelli. In occasione della mostra Gola, hanno dato la possibilità di partecipare ad un evento multi sensoriale: Il cibo, il cervello e noi. Durante l’evento, Caroline Hobkinson, artista anglosassone che utilizza il cibo come medium creativo in installazioni artistiche, ha spiegato e soprattutto ci ha fatto rivivere una appetitosa situazione che aveva lo scopo di trasportarci mentalmente indietro nel passato.L’olfatto ed il gusto hanno il grande potere di farci rievocare ricordi o situazioni vissute nel passato. Ecco perché ho iniziato questo post con un brano tratto dal libro di Proust. Proust fu il primo a capire che certi sapori, odori, hanno la capacità di far riportare alla nostra mente un determinato avvenimento, luogo, farci rivivere il ricordo di una persona. L’artista Caroline ed il brano di Proust mi hanno fatto riflettere!

Mi è spesso capitato di tornare ai ricordi del passato sentendo una semplice musica, assaporando una fetta di torta o sentendo un determinato odore. Non ho mai dato peso a queste sensazioni ed avvenimenti! E’ per questo motivo che ho deciso di provare, come fece Proust con le sue madeleines, a tornare indietro nel passato, per ricercare un momento della mia infanzia ed un ricordo piacevole.

Per questa occasione vi propongo la ricetta di una crostata semplice, ma significativa per il mio passato. È la torta che la mia Sciura preparava per farmi venire l’appetito.
Ammetto che la ricetta della frolla non è la migliore, ma l’ho seguita in ogni dettaglio per riprodurla uguale. Ero titubante sul sapore finale. Avevo paura che non fosse come quello che ricordavo!! Invece, ecco comparire il ricordo, quel ricordo che ho tanto ricercato mentre creavo la torta…

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Vi lascio la mia ricetta e ci consiglio di provare anche voi a ricreare un “evento” che possa far viaggiare la vostra mente nel passato!!

Ingredienti per una tortiera di 24 cm di diametro:
Per la frolla:
- 250 gr burro a temperatura ambiente
- 500 gr farina 00
- 200 gr zucchero
- 2 uova
- 50 farina di mandorle

Per il ripieno:
- 280 gr marmellata di mirtilli
- 2 cucchiai di Nutella
- 5/6 amaretti
- un cucchiaio di grappa bianca
- una manciata di mandorle a lamelle

Lavorare il burro con lo zucchero, la farina 00 e la farina di mandorle. Aggiungere le due uova ed impastare fino ad ottenere un panetto compatto. Formate una palla che andrete ad appiattire ed avvolgere nella pellicola trasparente. Fatela riposare in frigor per un ora.

Il ripieno: mettere in una bacinella capiente la marmellata, la Nutella, gli amaretti sbriciolati e la grappa. Mescolate il tutto fino ad incorporare insieme tutti gli ingredienti.

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Togliete la frolla dal frigor e stendetela ad uno spessore di 3 cm con l’aiuto di un matterello. Imburrate la tortiera e foderatela con la frolla stesa. Rifinite i bordi è praticate dei fori con i rebbi di una forchetta. Tenete da parte la frolla che avete avanzato.

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Disponete sulla frolla il ripieno preparato e livellatelo con l’aiuto di un cucchiaio.

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Prendete la frolla avanzata e stendetela con l’aiuto di un matterello. Tagliate delle striscioline è realizzate la tipica grata da crostata.

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Cospergete la crostata con le mandorle a lamelle. Fatela cuocere nel forno già caldo a 180 frasi per circa 30/35 minuti.

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Togliete la dal forno a fine cottura e fatela raffreddare. Gustala fredda.

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Ecco il mio ricordo, adesso tocca a voi!!

Enjoy your blueberry & Nutella pie and have a great flashback past!! ;-)

Con questa ricetta partecipo al contest de Il Molino Chiavazza: Crostate e Crostatine:

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Con questa ricetta partecipo al contest di Cucina Scacciapensieri Il mio piatto forte;

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