Sinceramente, pensavo di essermi inventata un dolce nuovo e buonissimo. E poi scopro che non solo è famosissimo, ma è pure tipico del Lazio! E io vivo nel Lazio, eh…
Che ci posso fare se non l’avevo mai vista nè sentita questa crostata fenomenale???
L’abbinamento della ricotta con la marmellata di visciole - un po’ aspretta - che io adoro e sono abituata a mangiare soprattutto nella famose crostatine di Sezze, è perfetto (ho usato Fiodifrutta alle Visciole di Rigoni d’Asiago).
La ricotta poi è onnipresente in questo periodo primaverile e pasquale e non poteva non comparire presto in un mio post.
La ricetta, che quindi è frutto di una mia idea (davvero poco originale), non so se coincide o meno con quella “tipica”. Naturalmente quella che vi lascio è la mia versione
Ingredienti:
- 400 g di farina
- 200 g di burro
- 150 g di zucchero
- 1 uovo
Ripieno:
- 300 g di ricotta
- 150 g di zucchero
- 1 uovo
- 1 bicchierino di rum
- 250 g di marmellata di visciole
Ho preparato prima la pasta frolla impastando il burro freddo a pezzi con lo zucchero. Ho aggiunto l’uovo e poi la farina. Ho creato una palla e fatta riposare un po’ in frigo.
Nel frattempo ho setacciato la ricotta per renderla cremosa e l’ho mescolata con lo zucchero, l’uovo e un po’ di rum.
Ho steso la pasta frolla e con circa 3/4 di essa ho ricoperto la teglia per la crostata imburrata e infarinata (ma sentivo dire in tv l’altra sera che con la pasta frolla non si deve infarinare ma solo imburrare per avere una diffusione del calore più omogenea… proverò!), sopra ho versato la ricotta e l’ho ben livellata.
Poi ho fatto uno strato con la marmellata di visciole.
Con la restante pasta frolla ho ricavato le strisce per completare il dolce.
Mettendo sopra la marmellata affonderà leggermente perchè è più soda della ricotta. Se volete un effetto più stratificato fate il contrario: sotto marmellata e sopra ricotta
Infornate a 180° per 45 minuti circa.
E’ buona il giorno dopo, ma è ottima dopo 2 – ma anche 3 – giorni!
Migliora decisamente col tempo