Lo hanno inseguito per alcune decine di metri sparandogli con una pistola ed un fucile e poi, quando era ormai già in fin di vita, gli hanno dato il colpo di grazia colpendolo alla testa con una zappa o un'accetta.
È questa la raccapricciante ricostruzione, fatta dai carabinieri del comando provinciale di Crotone, dell'omicidio di Valentino Vona, il venticinquenne ucciso stamane a Petilia Policastro, nel crotonese.
Dall'agguato è riuscito a salvarsi il fratello della vittima che è fuggito quando, con Valentino, ha visto arrivare i killer.
Al momento l'unico dato certo è che il delitto è stato commesso con una ferocia tale che fa ipotizzare un forte risentimento dei killer nei confronti della vittima.
Il padre del giovane ucciso, Domenico Vona, di 48 anni, era stato assassinato il 19 aprile del 1999 con un colpo di pistola. I fratelli Vona, secondo la prima ricostruzione degli investigatori, stamane si erano recati a casa dello zio, in una zona di campagna di Petilia Policastro per caricare della legna su un furgone.
Mentre i due fratelli stavano lavorando hanno visto avvicinarsi alcune persone ed immaginando le loro intenzioni si sono allontanati in gran fretta dal luogo. Valentino, però, non è riuscito a sfuggire ai suoi killer perchè è stato subito ferito con alcuni colpi d'arma da fuoco al torace ed alla gamba. Subito dopo è stato raggiunto ed ucciso.
Poco dopo lo zio della vittima ha trovato il cadavere ed ha dato l'allarme ai carabinieri. Gli investigatori hanno subito rintracciato il fratello di Valentino Vona il quale, in stato di choc, si era nascosto in una zona adiacente a quella dove è avvenuto il delitto. Il giovane è stato portato in caserma dove è stato sentito per diverse ore.
Sull'esito dell'interrogatorio gli investigatori mantengono il massimo riserbo. I carabinieri al momento non escludono nessuna ipotesi sul movente del delitto.
Gli inquirenti stanno cercando di accertare anche se recentemente la vittima aveva contrasti con altre persone. Sono in corso accertamenti anche per ricostruire gli ultimi spostamenti della vittima e se nelle scorse ore aveva incontrato qualcuno.
Per l'omicidio di Domenico Vona è stato condannato Giuseppe Vona, nipote della vittima, che avrebbe agito per contrasti nell'uso di terreni da pascolo.
In precedenza, nel luglio del 1996, Domenica Vona aveva sparato due colpi di fucile contro il nipote Giuseppe, ferendolo lievemente.
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