Di Oreste Cirillo. Sono stati eletti all’elezione dei sedici togati al nuovo Consiglio Superiore della Magistratura – organi di autogoverno della magistratura – anche i 2 magistrati che il sottosegretario alla Giustizia, Cosimo Ferri, aveva “sponsorizzato” tramite sms, suscitando una forte polemica. Si tratterebbe di Luca Forteleoni e Lorenzo Pontecorvo, il primo è stato il più votato tra il pm mentre il secondo sarebbe stato eletto in rappresentanza dei giudici i merito. Entrambi appartengono alla corrente di Magistratura Indipendente, di cui Ferri era stato, in passato, segretario.
LA VICENDA: Nei giorni scorsi il sottosegretario alla Giustizia era intervenuto nella campagna elettorale per il tramite di un sms in cui chiedeva il voto per due candidati di Magistratura Indipendente. Molti magistrati, sia della MI che di altre correnti, avevano duramente criticato il comportamento dell’esponente di governo ritenendolo una indebita ingerenza. Ovviamente ne sono seguite le solite polemiche e richieste di dimissioni – sebbene il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, nel colloquio tenuto con Ferri non lo avrebbe sollecitato a dimettersi ma solo a chiarirsi prima di riferire poi al premier Matteo Renzi. Il sindacato delle toghe – l’Anm, Associazione Nazionale Magistrati – si è subito scagliata contro Ferri parlando di “un’evidente e grave interferenza”. Nella critica, si sottolineavano i solito problemi dei “rapporti tra politica e magistratura e la necessità di porre dei limiti per assicurare una netta distinzione di ruoli e funzioni”.
In tutta risposta, il neoeletto, Pontecorvo nel suo comunicato di “massima soddisfazione per l’indiscutibile successo elettorale conseguito dai suoi candidati” ha sottolineato le liceità della votazione e che, essendo stati i candidati più votati quelli appartenenti al MI, i colleghi non sono interessati a polemiche e clamori pretestuosi. Per Pontecorvo, i risultati elettorali rappresentano il segno indiscutibile di una svolta per l’Associazione magistrati e per l’organo di autogoverno, verso un miglior funzionamento della giustizia e verso migliori condizioni di lavoro per i magistrati.
RISULTATI ELETTORALI: A vincere queste elezioni sono state: Area,il cartello delle correnti di sinistra delle toghe – che passa dagli attuali 6 a 7 togati – e Magistratura Indipendente, il gruppo più moderato – che passa dagli attuali 3 a 4 togati. A perdere è stata Unità per la Costituzione che ha raggiunto solo quota 5 togati – rispetto agli attuali 6. Nessuno dei candidati fuori dalle sigle tradizionali è riuscito a entrare all’interno dell’organo di autogoverno della magistratura. Nota dolente di queste elezioni è la presenza di una sola donna tra i togati, si tratta di Maria Rosario San Giorgio dell’Unicost.