il Giudizio di Carlo Lanna Summary:
Dall’Inghilterra due nuove serie tv che illustrano la realtà omosessuale moderna: ed è subito cult
Sulla scia di Looking che in America imperversa sulla HBO, dalla Gran Bretagna arrivano Cucumber e Banana – senza dimenticare Tofu la docu-fiction – sviluppate per la tv da Russell T. Davies. Forse non tutti sanno che il regista/sceneggiatore non è conosciuto solamente per la sua esperienza in Doctor Who, l’unico che ha ridato smalto all’intramontabile Lord del Tempo ed ha nato i natali a Torchwood; i più attenti ed acculturati in materia sapranno che il buon Davies ben 15 anni fa ha è stato il primo che ha portato in tv una serie dedicata al mondo omosessuale. Queer as Folk vi ricorda qualcosa? Il suo impatto nell’opinione pubblica fu così forte che in America fu sviluppato anche un duraturo remake che si impose come fenomeno di costume. Ora Cucumber e Banana segnano quindi il ritorno in grande stile di un regista dal grande appeal che, senza peli sulla lingua e giri di parole, ha sempre raccontato la realtà moderna in maniera cruda e realistica. I tempi sono cambiati ed attualmente poco o nulla fa più scandalo in tv, ma questi due progetti (che da anni erano in fase di sviluppo), sono il punto d’arrivo di un lungo percorso di crescita sia per la cultura moderna che per la stessa realtà omosessuale.
Cucumber e Banana hanno debuttato in Inghilterra su Channel 4 lo scorso 22 gennaio e sul web sono diventati già un caso mediatico. Figli di una realtà in continua espansione, le due serie tv strettamente legate da un doppio filo, si rivelano essere due prodotti televisivi dal grande respiro; il primo è sicuramente più adulto ed introspettivo rispetto alla frivolezza del secondo. Due lati della stessa medaglia, diversi modi per raccontare appunto la realtà sociale ed omosessuale del 2015 in un epoca dei social, della crisi del lavoro e della mancanza di sani principi.
Cucumber è un drama dalle venature grottesche che con un far deciso, racconta la vita di una coppia di amanti non più giovanissimi – interpretati da Vincent Franklin e Cyril Nri – alle prese con la crisi di mezza età e la voglia di esplorare nuove situazioni del loro rapporto. È proprio Henry che mette tutto in discussione quando il suo compagno gli chiede di sposarlo e, questo evento, mette in moto una serie di reazioni che capitarono in una bizzarra fuga dal tetto coniugale – da parte di Henry – per andare a vivere in un edificio fatiscente insieme a due baldi giovani. La crisi di Henry dettata da un’insoddisfazione in campo lavorativo e sentimentale, sarà il punto di partenza per scandagliare il tessuto sociale di un rurale Manchester. Grazie ai toni di commedia brillante e sarcastica, Cucumber si presenta così, come uno spaccato di vita omosessuale in una realtà in piena crisi; senza pallidi clichè ma con molte trovate bizzarre, Russel T. Davies pennella i personaggi con molta sicurezza, grazie ad un impianto narrativo per nulla banale che intreccia sia la satira sociale che la tematica romance. Due universi che non collidono quasi mai riuscendo quindi a tenere sempre alto l’interesse del pubblico.
Discorso ben diverso per Banana. Intrecciato saldamente alle situazioni di Cucumber, la dramedy racconta con molta ilarità la vita di un gruppo di giovani omosessuali fra scelte bizzarre, avventure di una notte e crisi lavorativa. I personaggi che appaiono già in Cucumber appunto, sono giovani, spregiudicati, quasi delle macchiette che, purtroppo, non riescono a dare veridicità alla narrazione. Sembra quasi che Banana sia nato solo con l’idea di stupire e far parlare di sé. Sicuramente Cucumber è anche lui un prodotto sui generis ma è saldamente ancorato al quotidiano, alla vita di tutti i giorni, Banana invece è la serie che fa dei luoghi comuni il suo punto di forza. Russell T. Davies però nonostante qualche piccola caduta di stile con questo progetto trasversale, conferma la sua voglia di voler stupire e far discutere con temi d’interesse comune. E mi raccomando non chiamate queste due serie tv l’anti- Looking perché, come si è evento già da pilot, il fascino inglese ha sicuramente un modo molto più anti-convenzionale e meno patinato per approcciarsi all’argomento.
Di Carlo Lanna per Oggialcinema.net
Cucumber e Banana, Russel T. Davies torna a scrivere per la tv inglese ultima modifica: 2015-02-04T16:30:55+00:00 da Carlo Lanna