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Cultivating Genius!

Creato il 29 maggio 2012 da Giovannipaoloferrari
Creatività non e' sinonimo di "spontaneità", anzi e' l'opposto!Proprio l'altro giorno leggevo un articolo su una rivista di tendenza americana, "Wired", intitolato: "Cultivating Genius". L'autore faceva riferimento a come in periodi storici differenti, in differenti luoghi sulla Terra siano nati numerose personalità eclettiche, estremamente creative, grandi innovatori, che definisce "geni". Naturalmente si fa riferimento all'antica Grecia, a Platone, Aristotele; si fa riferimento al Rinascimento, a Leonardo e Michelangelo; si fa riferimento alla Silicon Valley, a Steve Jobs e Zuckerberg. Beh, nell'articolo si sostiene fermamente che il genio esiste e nasce laddove viene "coltivato": laddove l'innovazione sociale, le condizioni economiche e la diffusione e l'accesso ai saperi e alla conoscenza e' più diffusa. L'autore, quindi, pone l'accento su come negli USA si e' bravi ad "allevare" atleti cioè "geni sportivi" e di come, invece, non si riesca a fare lo stesso con le giovani menti promettenti. Ebbene lo spiega in maniera chiarissima: il sistema educativo e dell'avviamento allo sport negli USA e' tale da seguire l'atleta dai primi passi in poi, di motivarlo, di invogliarlo, di dargli tutti quegli strumenti per emergere come atleta e di "creare" nuovi primati mondiali o performance incredibili. Lo stesso non si verifica in altri campi, dice lui. L'atto creativo e' sempre qualcosa di guidato. Si deve sempre tener conto del background di quell'individuo: da dove proviene, chi e' e cosa ha fatto. In soldoni: se la mucca la fai pascolare nell'erba buona ti dara' il latte buono, se la fai pascolare tra le "pietraglie", non solo non produrrà latte buono, ma rinsecchirà, si ammalerà e morirà. MMMUUUUUUUU!

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