La curcuma (Curcuma longa L.), della famiglia dello zenzero, è una pianta della tradizione ayurvedica chiamata anche “zafferano delle Indie”. La polvere che si ottiene dalla radice essiccata è conosciuta in Europa sin dall’antichità poiché veniva utilizzata come sostanza tintoria. Da un punto di vista alimentare la radice polverizzata è un ingrediente del curry, una miscela di spezie ed erbe molto utilizzata nella cucina indiana anche per le proprietà digestive.
Si impiega nella Medicina Ayurvedica come depurativo generale, come rimedio digestivo. La curcuma è un potentissimo antiinfiammatorio, utile per esempio in presenza di febbre, infezioni, dissenteria, ma anche in casi di artrite, artrosi, dolori ossei o mal di testa. E’ un epatoprotettore utile da usare anche in casi di itterizia e vari disturbi epatici. La Medicina Cinese, impiega la curcuma per problemi epatici, per le emorragie, per le congestioni al petto ed i disturbi mestruali, nelle flatulenze, nel sangue delle urine, nel mal di denti, nelle contusioni e ulcerazioni (per uso esterno).
La curcuma è digestiva perchè stimola la secrezione biliare favorendo la digestione dei grassi, epatoprotettiva dei tessuti del fegato se esposti a farmaci epatotossici o ad abuso di alcol. La curcuma, come lo zenzero aiuta a ridurre il colesterolo nel sangue, e a prevenire la formazione di emboli nel sangue che determinano attacchi cardiaci e alcune forme di apoplessia.
La curcuma quindi è utile per sostenere la funzionalità digestiva ed epatica favorendo la funzione del sistema digerente. Tra i principi attivi della curcuma si annoverano i curcuminoidi con riconosciuta azione antiossidante ed antiinfiammatoria che vengono ampiamente studiati per l’azione farmacologica. Oggi è dimostrata l’azione di sostegno alla funzionalità articolare e alla funzionalità dell’apparato digerente. Inoltre negli ultimi anni numerosissimi sono gli studi sulla Curcuma e sulla curcumina per quanto riguarda il potere preventivo nei confronti dei tumori.
La curcuma si può utilizzare tal quale come spezia, aggiungendo nella preparazione degli alimenti (per esempio aggiungendola sulla carne o sul pesce) oppure a colazione sotto forma di Golden Milk una ricetta che trovate di seguito. Ovviamente si può assumere anche sotto forma di integratori. Ho notato che anche molti Medici Ortopedici prescrivono integratori a base di curcuma in caso di dolori osteo-articolari, artrosi e artriti.
(Arshad H. Rahmani, et al, “Curcumin: A Potential Candidate in Prevention of Cancer via Modulation of Molecular Pathways,” BioMed Research International, vol. 2014)
La pasta di curcuma e il golden Milk.
Il golden milk o latte d’oro deriva dalla tradizione dello yoga Kundalini e viene consigliato a chi pratica per mantenere in buona salute le articolazioni del corpo.
I maestri yoga consigliano di assumere la bevanda per 40 giorni di fila per avere effetti benefici.
Per preparare il Golden Milk, si parte dalla preparazione della base, ovvero la pasta di curcuma.
Ci sono varie ricette sulla rete. Vi linko le fonti e riporto la ricetta.
“Si prepara una sorta di pasta, per la quale serviranno: ¼ di tazza di curcuma in polvere, ½ cucchiaino di pepe macinato, ½ tazza di acqua. Ho trovato un’altra ricetta della pasta che è la seguente: ¼ di tazza di curcuma, ½ tazza d’acqua, 1 tazza di latte (anche vegetale), 1 cucchiaino di olio di mandorle, Miele.
Tutti gli ingredienti vanno versati e mescolati in una pentola antiaderente, da mettere sul fuoco. Si continua a mescolare fino a quando il composto non assume una consistenza solida e spessa. Una volta lasciata raffreddare, la miscela va conservata in un barattolo e messa in frigo. Lì, può essere conservata per 40 giorni.
La seconda fase riguarda la realizzazione vera e propria del golden milk. Gli ingredienti che servono sono:
- 1 tazza di latte vegetale a piacere
- 1 cucchiaino di olio di mandorle
- 1/4 di cucchiaino o più di pasta di curcuma,
- miele a piacere.
Unite gli ingredienti, tranne il miele, in una casseruola. Mettete sul fuoco, fino a quando il composto non diventa un po’ più denso, riducendo il suo volume. Il miele va messo alla fine, in base ai propri gusti personali.
Questa bevanda, come abbiamo detto, è particolarmente indicata per i problemi articolari, per lenire il dolore e l’infiammazione. A tale scopo, va bevuta nella misura di 1 tazza, ogni giorno, per 40 giorni.
Contro il mal di gola, invece, si suggerisce di prendere direttamente mezzo cucchiaino della pasta conservata in frigo. Manipolate fino a formare una pallina, che andrete a deglutire con un bicchiere d’acqua. Ripetetelo due volte al giorno, fino a quando i sintomi del mal di gola non andranno ad affievolirsi.”