28 novembre 2012 – Sognando la Russia. La nazionale italiana femminile di curling prenderà parte ai Campionati Europei di Karlstad (Svezia) a partire dal prossimo 8 dicembre. Si tratterà di un’importantissima tappa di passaggio verso i Mondiali di Riga 2013, dove le azzurre si giocheranno la prima possibilità di qualificarsi alle Olimpiadi di Sochi 2014. Si tratterebbe di un risultato storico, perché mai una nostra nazionale ha conquistato un pass sul campo (ai Giochi di Torino 2006 eravamo presenti in qualità di Paese ospitante). La compagine italiana possiede le carte in regola per inseguire l’obiettivo di una vita. Ci proveranno Giorgia Apollonio, Claudia Alverà, Diana Gaspari (skip) e Chiara Olivieri (riserva agli Europei sarà la giovane Maria Gaspari), appartenenti al Team Tofane campione nazionale e capaci di realizzare un’impresa leggendaria lo scorso anno superando le maestre del Canada a casa loro nel corso dei Mondiali.
La prossima settimana presenteremo gli Europei ed il criterio di qualificazione alle Olimpiadi. Oggi, invece, vi proponiamo un’intervista esclusiva a Giorgia Apollonio, che, sebbene ancora molto giovane (24 anni), da diverse stagioni indossa con orgoglio ed entusiasmo la maglia della nazionale.
Parlaci della vostra preparazione verso questi Europei.
“Abbiamo iniziato la stagione con uno stage di quattro giorni con il nostro preparatore atletico Rafal Michal Jurissek, con il quale ci ritroviamo puntualmente una volta alla settimana. Per noi è una figura molto importante, perché ci fa anche da fisioterapista e da team-leader nel corso delle competizioni internazionali. Per il resto ci siamo allenate bene con Fabio Alverà sui due campi di Cortina d’Ampezzo. Devo dire che la velocità del ghiaccio è ottima e questo ci consente di prepararci al meglio per gli Europei. Per questo motivo vorrei ringraziare Ivan Moglia, il line maker che certe volte si mette a prepararci il ghiaccio anche alle 8.00 di mattina. Infine nel nostro staff è entrato a far parte come vice-allenatore anche Antonio Menardi, il quale faceva parte della nazionale italiana alle Olimpiadi di Torino 2006“.
Avete disputato tornei all’estero per confrontarvi con le rivali straniere?
“Sì, fortunatamente arriveremo a questa rassegna continentale dopo aver disputato più competizioni rispetto al passato. Abbiamo preso parte al torneo di Berna, al Masters di Basilea e, questo fine settimana, saremo sempre in Svizzera, a Wetzikon. Certo, l’ideale sarebbe trascorrere stage piuttosto lunghi all’estero, come fanno ad esempio alcune nazioni che si allenano per diverse settimane in Canada. Per questo, però, servirebbe un budget molto elevato“.
Quali obiettivi ed aspettative avete per gli Europei?
“L’obiettivo primario è quello di qualificarsi ai Mondiali. Lo scorso anno (quando giunsero seste, ndr) abbiamo fatto poco in relazione al nostro potenziale, quindi questa volta dobbiamo puntare più in alto. E’ naturale che in ogni manifestazione tutti sperano nel podio, noi ce la metteremo tutta per raggiungere il miglior risultato possibile“.
Lo scorso anno è mancato qualcosa in alcuni frangenti decisivi delle partite: per quale motivo?
“E’ vero, sino ad ora è mancato sempre qualcosina per vincere e non saprei spiegare il motivo, anche perché siamo esperte. Io penso che siamo come un diesel, abbiamo bisogno di adattarci al ghiaccio e calarci appieno nel torneo, dopodiché giochiamo sempre meglio“.
Lo scorso anno Diana Gaspari era tornata in nazionale nel suo ruolo di skip e l’amalgama di squadra era tutta da creare. Ora l’intesa è migliorata?
“Certo, ora c’è maggiore affiatamento, siamo una squadra vera. Siamo quattro donne l’una completamente diversa dall’altra, per trovare l’intesa perfetta servono anni“.
Il curling italiano sta mostrando una buona vitalità a livello giovanile.
“E’ vero e proprio in questa direzione di è deciso di convocare Maria Gaspari come riserva agli Europei. E’ giusto che le giovani prendano contatto con una realtà tanto importante che è un altro mondo rispetto ai tornei juniores. In questo modo capiscono cosa vuol dire competere ad alti livelli. Ai Mondiali, invece, la riserva sarà mia sorella Federica: abbiamo optato per quest’alternanza proprio per concedere ad entrambe la medesima opportunità. Per il resto, ci sono tanti ragazzini bravi e noi a Cortina stiamo cercando di creare proprio una squadra nuova composta interamente da nuove leve. Vogliamo che si facciano le ossa partecipando per conto loro al campionato italiano“.
Parliamo del vostro sogno: le Olimpiadi.
“La cosa più importante è che siamo già qualificate al Challenge dopo il decimo posto ai Mondiali del 2010 (il Challenge è un torneo nel quale le prime due accederanno a Sochi 2014, oltre alle 8 già qualificate di diritto dopo i Mondiali di Riga, ndr). Questo in parte ci dà tranquillità. Nella rassegna iridata di Riga dovremo puntare almeno ad un sesto posto per qualificarci direttamente. Dovremo risolvere il nostro problema principale, ovvero evitare cali di tensione contro avversarie del nostro livello. E’ chiaro, comunque, che tutto quello che stiamo facendo ha come fine ultimo proprio le Olimpiadi“.
Quali avversarie temi maggiormente sulla strada verso la Russia?
“Probabilmente un osso duro sarà la Repubblica Ceca. Noi dovremo essere brave a limitare i danni anche in quei giorni in cui saremo “scariche” mentalmente. La nostra è una squadra d’attacco, ma certe volte si può vincere anche con la difesa“.
Cosa si sta facendo in Italia per promuovere il curling?
“Una cosa positiva è che le finali del campionato italiano si svolgono in luoghi diversi come Ussita e Cavalese. In questo modo si può portare il curling anche in località dove è meno conosciuto e, con l’ingresso gratuito, la gente può avvicinarsi e scoprire questo sport. Certo, l’ideale sarebbe poter puntare su grandi città come Milano e Roma“.
In Italia pochissimi parlando del vostro fantastico sport.
“Pochi? Direi che Olimpiazzurra è veramente l’unico sito che si interessa costantemente a noi. Per questo lancio questo messaggio a tutti gli appassionati: se volete trovare sempre notizie fresche sulla nazionale di curling, non dovete fare altro che connettervi ad Olimpiazzurra“.
OA | Federico Militello