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Curling : Intervista al coach dell’ Italia maschile‏ Gianandrea Gallinatto

Creato il 04 dicembre 2013 da Simo785

(by Renato Negro)

Nella foto, il coach della Nazionale maschile Gianandrea Gallinatto (  il primo a sinistra) al momento della premiazione a Stavanger ( Norvegia) per la medaglia d’argento.

L’Italia maschile, come di certo avrete avuto modo di seguire, chiude il Campionato Europeo di curling con un importante risultato. Torna nel gruppo A  tra le grandi del curling europeo. Bravi i ragazzi di questa squadra ma complimenti anche al coach di questa Nazionale Gianandrea Gallinatto.  Proprio a Gianandrea per una intervista dedicata ai lettori di  barfrankie rivolgiamo alcune domande:

 

Domanda : Nel round robin avete perso contro l’Inghilterra e Germania. Quale secondo te tra le due è la partita persa per veri meriti dell’avversario

Risposta : La Germania a mio parere è stata la squadra più forte di questo Gruppo B e anche con noi a dato prova di grande solidità, il round robin senza sconfitte non fa che confermarlo. Con l’Inghilterra forse , con un po’ più di attenzione potevamo portare a casa il risultato.

Domanda : In quale momento del round robin hai veramente creduto che fosse possibile ottenere la promozione in A

Risposta : Noi siamo sempre partiti male in ogni partita poi questa squadra trovava dentro di se la forza per reagire. La svolta credo sia stata la partita contro l’Estonia nel Round Robin, lì abbiamo preso consapevolezza della nostra forza

Domanda :  Qual’è la vera forza di questo gruppo

Risposta :Sicuramente la coesione è la forza di questo gruppo. I ragazzi sono nati e vivono nello stesso paese e si frequentano fin da bambini e si conoscono perfettamente. Questo a volte può anche essere pericoloso perchè vita e sport si sovrappongono, ma finora ha ripagato.

Domanda:  Negli anni passati l’Italia maschile ha avuto una continua alternanza di rappresentanza all’estero tra il team Dolomiti di Cortina  ( Stefano Ferronato) e Lago Santo di Cembra ( Retornaz). Questa Italia di Mosaner e compagni, come gioco, a quale delle due è piu’ simile?

Risposta : Questa è una squadra con una sua identità, arriva dalle categorie giovanili, ma sicuramente il fatto che Joel Retornaz sia il Team Coachin qualche modo la fa somigliare al Lago Santo, ma gli atleti sono davvero molto diversi.

Domanda :  Qual’è a tuo avviso, adesso che tornate a casa, il lavoro sulla squadra che richiederà, da parte tua, piu’ urgenza e piu’ attenzione

Risposta : Sicuramente lavoreremo sulla costanza nelle prestazioni e sulla capacità di attenzione. La giovane età di questi atleti a volte è un grande pregio ma talvolta porta a commettere peccati di inesperienza. 

Domanda : Questa esperienza in qualche modo ti ha convinto sul fatto che il tuo futuro nel curling sia come assolutamente solo piu’ come allenatore

Risposta: A me piace ancora giocare e se posso lo faccio volentieri, ma mi rendo conto che c’è un tempo per ogni cosa e per essere utili alla causa bisogna dedicarsi alla cosa giusta al momento giusto 

Domanda :  Tu hai anche una discreta esperienza come allenatore delle femminili ( Yellowstones). E’ piu’ agevole allenare un gruppo maschile o un gruppo femminile

Risposta : Sono due cose molto diverse, su un gruppo femminile il lavoro psicologico e di costruzione del gruppo è molto importante, ma fatto questo le atlete sono molto ricettive. Gli atleti maschi sono meno sottoposti a stress ambientali ma a volte tendono ad essere un po’ più ribelli. 

Domanda :  Ritieni che la preparazione per tutto il prossimo anno 2014 , pensando alla partecipazione in A nel dicembre 2014, avrà bisogno di un programma che da oggi deve essere totalmente reimpostato?

Risposta : Potrà sembrare strano ma ieri sera, dopo la partita vinta contro l’Ungheria, dopo la riunione con la squadra, io e Joel Retornaz ci siamo soffermati fino a tardi proprio a programmare il nuovo lavoro al rientro in Italia. Il curling nelle altre nazioni sta facendo passi da gigante e noi non possiamo rimanere indietro.

Tra l’altro abbiamo anche deciso di introdurre un codice etico per i nostri atleti, è una cosa a cui teniamo molto.

Domanda :  La sconfitta contro la Germania ha tolto qualcosa alla festa per la conquista della A?

Risposta : Al termine della partita i musi erano lunghi e si parlava poco, ma se solo due mesi fa qualcuno ci avesse detto che sarebbe andata così lo avremo preso per pazzo. E’ stato un grande risultato e i ragazzi hanno tutto il merito di questa promozione.

Domanda :  Qual’è il tuo modello ideale di skip attualmente in gara in questo europeo?

Risposta : L’altra sera ho visto giocare Ulrsud ( skip Norvegia) ed è impressionante quanto sia in forma. E’ l’Europeo di casa sua e si è preparato davvero molto bene.Gioca con un’autorevolezza e una sicurezza che impressiona.

Domanda :  infine una previsione. Secondo te chi vincerà l’Europeo nel maschile e chi nel femminile?

Risposta : Nel maschile secondo me strafavorita la Norvegia, nel femminile fino a ieri avrei detto Svizzera ma oggi ho visto giocare alla Ott ( skip Svizzera) davvero una brutta partita contro la Scozia. Nel femminile c’è più incertezza, ma tengo il mio pronostico per la Svizzera.

Grazie Gianandrea per la tua disponibilità nel concederci questa intervista. E buon rientro in Italia


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