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Curvy Pride 2013 Bologna

Da Susanna Murray

Curvy Pride 2013 Bologna

Ci metto la curva


Eccomi di ritorno!  Reduce dal mio workshop su "Autostima e Immagine corporea femminile" che ho tenuto a Pesaro nella sala comunale di Palazzo Gradari proprio ieri sera.
Con calma, nei prossimi giorni, vi aggiornerò su come è andata la serata, ma posso già anticipare che c'è stata una partecipazione piuttosto superiore a come avevo preventivato e, brutto da dirsi, ma... ahimè, avevo terminato le sedie!
Ringrazio il Consiglio dell'Ordine degli Psicologi della regione Marche, per aver organizzato il Mese del Benessere Psicologico, ringrazio il consigliere dell'Ordine, psicologo e psicoterapeuta,  dott. Luca Pierucci per aver introdotto la serata, che oltre ad essere un caro collega, è anche mio marito.
Ma soprattutto ringrazio il gruppo di donne pesaresi che hanno partecipato con spirito e mettendosi in gioco nel laboratorio corporeo finale!
Curvy Pride 2013 Bologna

Ma vengo al tema di oggi, Marianna, curvy blogger di Ci metto la curva, mi ha contattato qualche settimana fa per presentarmi la sua iniziativa: il primo Curvy Pride che si terrà a Bologna sabato 1° giugno.
Per questioni lavorative non potrò essere presente, ma invito tutti a partecipare e promuovere questo evento.
Riporto dal blog di Marianna Ci metto la curva, la descrizione del Curvy Pride del 1° giugno:
"Faremo il flash mob!
L’idea è questa: tutte a Bologna per il primo Curvy Pride. Cosa faremo? Una cosa semplice, ma d’effetto: una scritta umana!! Raduno. Posizione. Foto e via.  Almeno così me la sono immaginata nella formula più efficace. Cosa scriveremo? “CURVY PRIDE” e porteremo le nostre curve in giro per il mondo. Dove lo facciamo? In una piazza di Bologna che riveleremo solo all’ultimo…
Perché lo facciamo? Per almeno 3 buoni motivi…1. Promuovere un’immagine della donna conforme alla realtà, sulle passerelle come in tutte le forme di comunicazione. Perché nessuna debba più confrontarsi con modelli impossibili e irreali, e possa vivere la propria bellezza e sentirsi in armonia con le proprie forme.
2. Proporre l’abolizione della taglia zero delle modelle, come è stato già fatto in Israele, per combattere i disturbi alimentari e stimolare le case di moda a perseguire e proporre modelli di bellezza che non siano dannosi per la salute, sia delle modelle che, soprattutto, di chi, come le giovani generazioni, cerca di imitarle.
3. Incoraggiare brand e marche d’abbigliamento a produrre capi di tutte le taglie, conformi all’aspetto reale delle persone per scoraggiare forme di discriminazione e atteggiamenti di bullismo di cui sono spesso vittime sia adolescenti che adulti.
Ce ne sono anche altri? Portateli con voi! "
Per informazioni potete andare su Ci metto la curva e avere maggiori dettagli.

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