Attaccato lunedì verso le ore 12:30 da hacker partigiani del sedicente Stato Islamico l'account Twitter della Centcom. Sulla pagina del Comando centrale statunitense sono stati pubblicati diversi "cinguettii" inneggianti alla jihad, nonché quelle che i pirati informatici hanno presentato come informazioni confidenziali, nonchè ha sostituito la foto di copertina con quella di un uomo incappucciato. Forti i toni utilizzati nei tweet, che si rivolgevano ai soldati americani e che inneggiavano a una "cyberjihad": "Non ci fermeremo", si leggeva, "sappiamo tutto su di, voi, le vostre mogli e i vostri figli". "L'ISIS è già qui, siamo nei vostri PC e nelle vostre basi militari".Inoltre pubblicati, i dati personali di numerosi ufficiali dell'esercito e possibili scenari militari studiati da Washington per la Cina e la Corea del Nord. Lo stesso comando, osserva Giovanni D'Agata, fondatore dello " Sportello dei Diritti ", ha ammesso di essere stato vittima dell'assalto e l'account è stato velocemente sospeso. "Sono state prese misure appropriate per gestire la situazione", ha annunciato il Pentagono. L'account di Twitter è stata sospeso verso le 13:10 circa, circa 40 minuti dopo l'hack. Il gruppo inoltre ha violato l'account di YouTube di CentCom e postato video di propaganda dell' ISIS.
Lecce, 12 gennaio 2015
Giovanni D'AGATA