D’estate.. La tv cambia programmazione, i cinema chiudono, le città si svuotano, gli studenti (fuori sede) tornano a casa, le università, le scuole e quasi tutte le forme di istruzione si prendono una lunga pausa dopo mesi di fatica, insomma c’è aria di vacanza, un po’ dappertutto, tutti vanno al mare, in montagna, dagli amici.. Tutti tranne i novelli Marcovaldo (come me e voi che leggete) che si “godono” le stagioni (tutte e stagioni) in città.. Ma non è poi male, se si impara a trovare qualche piccolo luogo di ristoro.. A Bologna qualcosa c’è per trovare un qualche refrigerio (mentale sia chiaro, mai fisico)..
Qualche concertino al BOtanique rinfresca sempre, una serata a rimirar le stelle sui colli, un aperitivo al Parco del Cavaticcio, un film gratis in Piazza Maggiore o ad un prezzo umano all’Arena Puccini.. Tutto rende Caronte molto più sopportabile, ma per gli amanti del giallo, c’è anche qualche altro passatempo estivo (usabile in realtà tutto l’anno) come il Podcast Dee Giallo, gratuito e interessante che potete ascoltarvi in mp3 un po’ ovunque.. Carlo Lucarelli su Radio Deejay racconta un numero impressionante di storie misteriose, gialle o nere e le racconta con il suo modo semplice ma efficace di entrare nella storia. Per scaricare il posdcast, basta poco, lo trovate nella sezione podcast di iTunes o anche sul sito di Radio Deejay e le puntate, della durata media di 12/15 minuti, vi aprono un mondo di storie davvero interessante.. si va dalla Guerra dei mondi all’omicidio di kennedy, passando per Sacco e Vanzetti, Charles Bronson (ma non l’attore quell’altro Charles Bronson quello che ha scontato anni di carcere in isolamento), John Edgar Hoover, L’Area 51, Joe Petrosino, Mike Tyson (che non l’avrei mai detto, ma ho scoperto essere stato un bambino grasso e timido).. Spero che queste poche righe abbiamo mosso la vostra curiosità, perché la cosa è decisamente meritevole e degna di nota.. Poi ci sono sempre i libri, splendidi compagni di sere afose, tanto quanto di pause d’ombra sotto l’ombrellone.. Proprio ieri mi è capitato in mano un volumetto dal titolo invitante la cui prima frase suona esattamente così..
Il giallo italiano – scriveva Savinio – è assurdo per ipotesi.
L’almanacco del delitto, pescato al volo da una bancarella (per colmo di fortuna a metà prezzo) e curato da un duo al femminile (Gisella Padovani e Rita Verdirame) con tutta l’attenzione al particolare tipica di Sellerio, è un ilbro che seppure appena sfogliato, mi sento di consigliare a tutti gli amanti del genere.. .. così lo presenta Sellerio nella quarta di copertina..
Tra il ’35 e il ’37 fiorì in Italia la rivista mondadoriana «Il Cerchio Verde». La grafica e il taglio erano modernissimi, richiamandosi ai coevi pulp magazines americani; vi collaboravano cartoonists d’avanguardia; vi operavano veri professionisti (Zavattini, Alberto Tedeschi, l’artefice del Giallo Mondadori, tra gli altri); vi scrivevano autori che avrebbero meritato un futuro diverso nel mondo del poliziesco, Varaldo, Spagnol, Antonelli. Voleva essere la fucina del giallo italiano, ma visse poco, non rispondendo i lettori nel mentre che il Fascismo gli metteva le brache. Così, l’antologia che qui presentiamo di novelle dal «Cerchio Verde», mostra come nasceva il giallo italiano insieme alle ragioni per cui non nacque.
Per amanti di ciò che poteva essere e non è stato, mi pare un bel libro per l’estate..
Per ora direi che è tutto, ma attendo commenti fiduciosa, per sapere se altri “Marcovaldi” italiani hanno idee più brillanti e suggerimenti migliori per affrontare l’afa e il deserto urbano ch’essa porta con se.. Buona lettura e buon ascolto e a presto (speriamo)!