Weinschaumsuppe
Minestra allo spumante
Gekochter Fisch mit Mayonnaise
Pesce bollito con maionese
Gans gefüllt mit Gemüse
Oca ripiena con verdure
Gegrillten Würstchen
Salsicce alla griglia
Kranzkuchen
Torta ad anello *
Vini
Vermouth tedesco
Vino bianco della Mosella o del Reno
Scharlachberger
Schillerwein
Spumante Kupferberg
Matheus Müller Weinschaumsuppe
Minestra allo spumante
Ingredienti per 6-8 persone
mezza bottiglia di spumante della Mosella, mezzo litro di acqua, la scorza grattugiata di mezzo limone, il succo di mezzo limone, 3 uova intere, 1 cucchiaino di farina o di fecola, tre cucchiate di zucchero.
Preparazione
In una terrina montate le uova intere onsieme con lo zucchero e aggiungete poi la scorza e il succo di mezzo limone, la farina e l’acqua, ìportate sulla fiamma bassa e mescolate sempre portando fino al punto di ebollizione, ma badando che non bolla. * Gans gefüllt mit Gemüse
Oca ripiena arrosto Occorrente per 8 persone
1 oca, 150 gr. di prugne secche, 250 gr. di castagne lessate, 1 mazzetto d’aromi, 3 limoni, qualche foglia di salvia, un rametto di rosmarino, 1 carota, un pizzico dei noce moscata, sale e pepe.
Preparazione
Pulite, fiammeggiate e lavate l’oca. Tritate finemente le sue interiora insieme alla carota, alla salvia ed agli altri odori. Con il grasso tolto dall’interno dell’oca fate soffriggere lentamente in una pirofila tutto il trito. Mettete le prugne a rinvenire in acqua tiepida, snocciolatele e riempite il petto dell’oca con le prugne e le castagne lessate. Ricucite l’apertura. Mettete l’oca nella pirofila rigirandola nel soffritto. Irroratela col succo di 3 limoni, unite il rametto di rosmarino, salate e pepate. Mettetela nel forno e fatela cuocere per 3 ore. Servite l’oca bencalda. Tempo: 3 ore e ¼ Calorie 1200 Servire con vino Scharlachberger o Schillerwein.
Foto: online.wsj.comda – Fonte: La buona tavola 1965
- Oca da 4 a 5 kg. per 6-8 persone. E’ grassa quindi è necessario togliere la pelle con un coltellino sottile, “sbucciare” l’oca e togliere il grasso sottocutaneo, farlo fondere con salvia e rosmarino e cuocere l’oca con il suo grasso, senza altri condimenti, se arrosto o al forno; oppure conservare il grasso (ottimo per i fritti), e lessare l’oca a pezzi. Sgrassata, sarà leggerissima.
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11 Novembre: La festa di San Martino e la storia dell’oca fonte: raccontidifata.com Affonda neisecoli bui la tradizione di cibarsi dell’oca nel giorno di S. Martino. L’oca costituì assieme al maiale la riserva di grassi e proteine durante l’inverno del povero contadino che si cibava quasi sempre solo di cereali e di grandi polente. Dopo gli egiziani sentiamo parlare dell’oca da Omero che ci narra che i Greci tenevano l’oca come allegro compagno d’infanzia, come guardiano . Anche i romani tenevano in grande considerazione le oche che servivano da guardiani notturni del tempio della dea Giunone nel Campidoglio. Le oche venivano ingrassate con fichi secchi provenienti dalle regioni meridionali per rendere il fegato bello grasso. I romani chiamavano “iecor” il fegato e “iecor ficatum” quello grasso , da cui l’italiano “fegato“