D’un bel 625 KB cadauna

Creato il 05 dicembre 2014 da Malvino

Non metto il link per risparmiarvi la pubblicità di un preservativo che si piglia un terzo della pagina, il banner sotto la testata sul quale scorrono i prezzi di caffè, prosecco e detersivo distribuiti da un ipermercato e il pop-up che reclamizza una società di spedizioni, che è quello che dà il maggior fastidio perché bisogna chiuderlo due volte ogni dieci secondi, però volevo segnalarvi lo stesso Le foto di Ignazio Marino e Salvatore Buzzi, un articolo col quale Il Post di Luca Sofri conferma il suo apparentamento ai rotocalchi che ci informano di che colore siano i calzini dei magistrati che rovinano l’appetito all’editore. Fedele alla bottega di Giuliano Ferrara, presso cui il babbo lo sistemò perché apprendesse i rudimenti del mestiere, Sofri il Giovane corre in soccorso di un uomo del «capo», l’iperrenziano Giuliano Poletti, che una foto ci ha mostrato attovagliato con un bel crocchio di indagati di Mafia Capitale, pubblicando alcune foto che mostrano Marino in compagnia di Buzzi. Si sa che Giotto superò Cimabue, dunque non c’è da stupirsi che Ferrara si sarebbe limitato a scrivere: «Vedete? Essere fotografati assieme a un brutto ceffo non vuol dire sapere dei suoi affari o esserne socio», sennò, giusto per farci trasalire, il che lo eccita tanto: «L’arte del buongoverno è sempre un poco zozza, c’è da rivalutare Marino», mentre l’allievo va ben oltre, si vede che ha imparato il tratto ma lo risolve in nuance, e con riferimento a quanto Marino ha detto giovedì sera a Ottoemezzo: «O il sindaco di Roma ha mentito, come dicono oggi i quotidiani, o ha fatto un’esposizione un po’ confusa». Ma che ha detto, Marino? Alla domanda se avesse mai avuto sospetti su ciò che andava combinando Buzzi, ha risposto: «Non ho neanche avuto mai conversazioni…». Eppure le foto rivelano che gli ha parlato, quindi mente, oppure voleva dire che dal poco che aveva potuto capire, per quel poco che gli aveva parlato, mai avrebbe pensato… D’altronde, ha ammesso di essere «stato anche molto tempo a visitare la cooperativa»: non è scontato che ad accoglierlo vi fosse chi ne era responsabile? Di fatto, Marino non ha detto di non aver mai incontrato Buzzi. E tuttavia, delle due, una: o mente o ha problemi con la lingua italiana, e tra le due, bontà sua, Sofri è disposto a concedere sia la seconda.
Articolo in apparenza inutile, dunque, se non in difesa del lessico, di cui solitamente Il Post fa scempio, ma in realtà bon pendant di quello che riporta l’autodifesa di Poletti (la sua lettera a la Repubblica in risposta alla questione sollevata da Roberto Saviano). In quanto alla foto della cena cui partecipò il signor ministro, inutile cercare, Il Post non la riporta. Né riporta quelle che almeno in altre due occasioni ritraggono Buzzi e Poletti insieme. Solo le foto in cui con Buzzi c’è Marino, e in una pagina senza pop-up, d’un bel 625 KB cadauna.

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