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Da Alemanno ad Aledanno, passando però per Alebanno. Ecco la storia del sindaco di una capitale europea che utilizza Twitter come strumento da propaganda sovietica e non di dialogo coi cittadini

Da Romafaschifo
Da Alemanno ad Aledanno, passando però per Alebanno. Ecco la storia del sindaco di una capitale europea che utilizza Twitter come strumento da propaganda sovietica e non di dialogo coi cittadini
Da Alemanno ad AleBanno. Il passo è breve se negli ultimi mesi si è deciso di bannare (cioè cancellare e impedire il dialogo) dal proprio profilo twitter tantissimi cittadini e quasi tutti i blog antidegrado di Roma. E così questa mattina Marco e Andrea, due rappresentanti dei blog antidegrado, hanno consegnato una maxi calamita raffigurante Larry, così si chiama l'uccellino che simboleggia Twitter, con una benda nera sul becco riportante la scritta "Alebanno 0.2", proprio per  simboleggiare l'impossibilità di cinguettare direttamente con il Sindaco.   L'azione dimostrativa è stata organizzata dai blog romafaschifo, malaroma, cartellopoli, degradoesquilino, noioroma godendo dell'appoggio di tantissimi  privati cittadini che sono stati anche loro bannati. Fino a questa mattina tra i bannati c'era anche Fabrizio Santori, il candidato del centrodestra alle primarie per il sindaco di Roma e diretto competitor di Alemanno stesso. Una di queste calamite è finita anche sul cofano dell'auto del Sindaco.  "Strano come un Sindaco che ama definirsi 2.0, aperto al web e fruitore del social network banni così tanti cittadini e tutti quei blog che in maniera disinteressata fanno segnalazioni e vogliono solo il bene della città. Nessuno di noi ha mai usato toni irriguardosi, violenti, offensivi o maleducati nei confronti del sindaco. Noi vogliamo il confronto e ci ritroviamo bannati come se fossimo dei molestatori inopportuni", si legge nella nota congiunta dei blog bannati.  "Scarsa ironia, mala fede, profondissimi sensi di colpa, ma soprattutto la prova provata di un primo cittadino che continua imperterrito a circondarsi di un pessimo staff. Tutto questo racconta la storia dei mille e più bannati dal profilo di Alemanno che in questo modo dichiara e certifica la sua totale incapacità e incomprensione dei nuovi mezzi di comunicazione 2.0. Che poi sono le nuove piattaforme dove si sta trasferendo il dibattito politico internazionale e, pian pianino, anche italiano", è quanto affermano i responsabili di Romafaschifo, uno dei tanti blog bannati e al quale fa eco il blog Malaroma che si augura "una riapertura della websfera del Sindaco a tutti per avere dei benefici sulla città".   "Se i toni sono civili e i tweet servono per fare segnalazioni costruttive bannare è sbagliato, chiediamo al Sindaco che su twitter possa esserci un confronto serio, pacifico e costruttivo e se i toni a volte si alzano è solo per il bene della città", il commento dei responsabili di noiroma.it altro profilo bannato dal sindaco. (comunicato stampa)

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