di: Manlio Dinucci
«Profondamente preoccupati per l’intensificazione della violenza», che rischia di allargare il conflitto a dimensioni regionali, chiedono con fermezza «la cessazione della violenza armata in tutte le sue forme». Chi sono i non-violenti? I membri del Gruppo di azione per la Siria che, riunitisi a Ginevra il 30 giugno, hanno emesso un comunicato finale. Alla testa dei non-violenti vi sono gli Stati uniti, registi dell’operazione bellica con cui, dopo la distruzione dello stato libico, tentano di smantellare anche quello siriano.
Agenti della Cia, scrive il New York Times, operano segretamente nella Turchia meridionale, reclutando e armando i gruppi che combattono il governo siriano. Attraverso una rete ombra transfrontaliera, in cui opera anche il Mossad, essi ricevono fucili automatici, munizioni, razzi anticarro, esplosivi. Con un video su YouTube, mostrano come sanno ben usarli: un camion civile, mentre passa accanto a un magazzino, viene distrutto dall’esplosione di un potente ordigno telecomandato.