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Da Çorum a Roma

Creato il 18 maggio 2012 da Istanbulavrupa

Da Çorum a RomaMartedì 22 maggio, alle ore 18.30, presso lo spazio espositivo dell’Ufficio Cultura e Informazioni dell’Ambasciata di Turchia a Roma, si inaugura la mostra “Da Çorum a Roma”, che ha lo scopo di far conoscere al pubblico romano la città di Çorum, la sua storia, la sua cultura, i suoi artisti, il suo artigianato. La mostra sarà visibile solo per pochi giorni, fino al 25 maggio, dalle 9 alle 17.

Çorum è una città anatolica che si trova nell’entroterra della Regione centrale del Mar Nero, a 250 km ad est di Ankara, a 800 m. di altitudine. Çorum ha una ricchissima tradizione artistica, grazie al ruolo privilegiato avuto nel corso dei millenni, dovuto alla sua favorevole posizione geografica, lungo la rotta commerciale che portava dall’Anatolia Centrale al Mar Nero. Çorum presenta tracce significative del passato ed è conosciuta principalmente per i siti archeologici dei Frigi e degli Ittiti.

Anzi, proprio da questo territorio gli Ittiti iniziarono a conquistare l’Anatolia. A Çorum si sovrappongono, e sono oggi visibili al pubblico, i resti di tante civiltà. Da una parte ci sono tombe dell’epoca dei Frigi, dei Romani, dei Bizantini accanto ai tumuli degli Ittiti o pavimenti mosaicati; dall’altra ci sono i resti di caravanserragli selgiuchidi e, vicino ad essi, opere di epoca ottomana. A Çorum ci sono, inoltre, molte grotte naturali ed artificiali che si presume siano state abitate in epoche preistoriche. Sono in corso importanti scavi archeologici, facenti capo al Museo Comunale di Çorum, il che dimostra quanto sia importante come centro storico antico.

Çorum è inoltre conosciuta a livello internazionale per la presenza dell’area archeologica di Hattusha, che fu la capitale dell’impero ittita durante l’antichità e che già dal 1986 è stata inserita nella Lista del Patrimonio dell’UNESCO. Hattusha, che è un vero e proprio museo archeologico a cielo aperto, divenne il centro dell’arte e dell’architettura dell’epoca. Per questo, la città di Çorum ospita periodicamente il Congresso Mondiale sugli Ittiti. Non meraviglia quindi che questo territorio abbia nella sua storia una lunga tradizione artistica da poter trasmettere.

In mostra a Roma saranno esposti 16 dipinti di pittori turchi contemporanei provenienti dal Museo Comunale di Çorum, oltre ad alcune fotografie delle aree storiche della città. Inoltre ci saranno immagini realizzate dalla famosa artista turca di tecnica ebru Nilgün Ayşecik, che per questa occasione darà una dimostrazione delle varie tecniche tradizionali di marmorizzazione della carta.

La marmorizzazione è una tecnica di decorazione cromatica su carta che imita, riproducendone le chiazzature di colore, una superficie di marmo. Consiste nel porre un foglio di carta sulla superficie di un liquido appositamente preparato ed è resa possibile grazie alle proprietà di liquidi diversi insolubili l’uno nell’altro. I liquidi utilizzati sono l’acqua (che forma lo specchio per la creazione della tavolozza cromatica), pigmenti ad olio diluiti in trementina e bile bovina. L’olio e la trementina risultano per la loro natura insolubili in acqua e costituiscono la sostanza da veicolare sulla superficie del foglio da marmorizzare, mentre la bile ha una funzione tensioattiva, ovvero permette di rompere parzialmente la tensione superficiale dello specchio d’acqua. La soluzione di pigmenti oleosi viene dunque deposta sulla superficie dell’acqua con schemi e disegni ordinati dall’artigiano. Solitamente si opera deponendo delle gocce. Successivamente queste gocce possono essere “tirate” utilizzando delle sottili assicelle le cui punte vanno ad intercettare le gocce di pigmento già disposte sull’acqua. A questo punto non rimane che deporre il foglio da decorare sulla superficie, avendo cura di farvi planare il foglio in tutte le sue parti e di ritirarlo subito non appena questo mostra i segni dell’acqua che vi penetra (cioè quasi subito). Si pone poi ad asciugare per il tempo necessario. Il vocabolo EBRU deriva dal ramo ağatay della lingua turca, nel quale assume il significato di nube, nuvola o simile ad una nuvola.



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