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Da cosa dipende il successo di un blog?

Da Marcofre

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Eh, saperlo da che cosa dipende il successo di un blog!
In realtà, non esiste il caso, a meno che una persona non inizi a scrivere roba interessante, e di qualità, “per puro caso”. Ma non lo ritengo possibile.
Se desideri conoscere i fattori che portano al successo un blog, scoprirai che esso raggiunge certi obiettivi grazie a tre fattori:

  • analisi;
  • produzione di contenuti;
  • diffusione.

Non sono gli unici, esatto. Se la star del cinema apre un blog, di certo tralascerà questi argomenti e potrà anche postare le sue mutande (speriamo pulite), e la gente batterà felice le mani.
Se invece racconti storie, o ci provi, ricorda che è meglio avere un blog, e trattare te stesso come un’azienda. Un marchio che si deve imporre in un mercato zeppo di concorrenti.
Altrimenti sarai marginale.

Cosa vuole il lettore?

Il primo punto è quello più spinoso. L’analisi infatti prevede di studiare e capire che cosa vuole il cliente (o il lettore: è la stessa. Tu vuoi i suoi soldi, giusto? Lui vuole leggere una storia scritta con cura).
Rispondere che vuole qualità, che desidera una storia scritta bene, e via discorrendo, non è una risposta. È fuffa.
Nessuno ha voglia di buttare i soldi dalla finestra, quindi quando acquista qualcosa ha già delle aspettative di qualità. Che possono essere disattese, certo. Se compra un libro Mondadori si aspetta una determinata esperienza; se compra quella di un autore autopubblicato si aspetta invece qualcosa di differente (ma dovresti riuscire a stupirlo!).
Capire cosa vuole il cliente è spinoso perché il tuo prodotto a volte non ricade in una categoria specifica. Se scrivi gialli, fantascienza o fantasy, hai almeno una vaga idea di chi sono i tuoi lettori. Sai cosa si attendono. Non significa affatto che tu hai la strada spianata, ma che almeno hai una nicchia definita alla quale rivolgerti.

Definisci quello che NON sei

È un po’ come se un giorno un tipo si svegliasse e dicesse:

Sai che ho un’idea? Voglio costruire una nuova automobile, ma non solo una nuova automobile. Desidero creare da zero un marchio che produca un’automobile”.

Perché non ce ne sono già a sufficienza, vero?
A chi ti rivolgi? Certi, a uomini e donne (bella scoperta). Ma il primo passo è comprendere che cosa la tua automobile NON sarà. Visto che il mercato è zeppo di modelli, per tutte le tasche, di ogni foggia, e con le caratteristiche più differenti, il primo passo è quello di stabilire quali caratteristiche non avrà.

Non sarà un Suv;

non sarà una spider;

non sarà 4×4;

non avrà 4 porte;

non avrà motori a scoppio.

Adesso spostiamoci nell’ambito delle storie. Vuoi entrare in questo settore con l’autopubblicazione. Complimenti. Pure in questo caso il mercato è zeppo (no: è saturo), di prodotti. Ne escono a getto continuo.
Che cosa dovresti fare?

 Qual è il tuo raggio d’azione?

Per prima cosa dovresti aprire un blog; be’, questo è risaputo. Avere un canale dove proponi le tue storie, e dove sei tu a scegliere come, e quando pubblicare i tuoi contenuti è fondamentale. Ma su questo siamo abbastanza d’accordo, ce lo siamo detti un’infinità di volte, non è vero?
E poi?
In risposta a un mio commento, Serena scriveva:

Comincia a escludere ciò che non scrivi. Neanche morto”.


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