Lorenzo ha ragione, anche a me mancano le storie da dresda, e allora ho deciso che vi racconto un po’ di cose di dresda, anche se a dresda non ci sono.
e vi racconto che ieri sera, a dresda, ogni finestra che si affacciava sulla hauptstrasse aveva attaccata una stella di natale, quelle stelle puntute, gialle o bianche o rosse che una volta facevano i bambini e che ora si comprano ai mercatini, accanto al banchetto con le matriosche russe, di fronte a quello dei salami che sembrano i candelotti di dinamite di willie il coyote, non lontano dall’omino di prugne gigante che fa la guardia alla ruota panoramica.
vi racconto che c’è la neve, alta e che i bimbi giocano rossi e infagottati, i grandi bevono vino caldo e i bambini il kinderpunch (che fa schifo, credetemi).
vi racconto che al castello c’è il mercato medievale, con i pazzi che fanno la sauna in grandi tinozze all’aperto, gonfi come zampogne di birra, che un tedesco allegro è un tedesco ubriaco.
vi racconto che thomas è in ritardo, come al solito, che lo sto aspettando da mezz’ora e che ho già fatto il giro due volte di karstadt per ingannare il tempo, ho visto tutti i coltelli della zwillinger, tutti i tegami di gisa (astenersi livornesi), tutti gli accessori tragicamente tedeschi per mangiare un uovo.
dovete sapere che i tedeschi amano mangiare un ovino (non nel senso della pecora, nel senso del’ovo) a colazione, e li capisco, piace anche a me.
hanno solo un piccolo problema: riescono a rendere procedurizzato perfino mangiare un uovo sodo.
intanto non sono capaci di farlo molliccio dentro, unico modo, secondo me, per rendere buono un uovo.
lo fanno sodosodosodosodo. quindi non si spiegano i seguenti fatti:
1) pur mangiandolo sodo, lo mangiano col cucchiaino.
2) pur mangiandolo sodo non lo sbucciano, ma lo aprono come quelli fatti à la coque.
3) per fare queste due operazioni hanno SIA un cucchiaino apposta SIA un apriuovo apposta.
dell’apriuovo ho già parlato in un altro post, per cui vi rimandoi lì.
il cucchiaino invece è in plastica colorata, più piccolo di uno da latte, meno piccolo di uno da caffè.
pensavate forse che potevo andarmene senza il cucchiaino da ovino tedesco?
no. eh, almeno la colazione mi è rimasta crucca.