L’uscita di scena di Carduccio Parizzi fa ancora discutere. Nel corso dell'ultimo consiglio comunale, il sindaco Mario Cantini ha dato la notizia formale della revoca delle deleghe all’ormai ex assessore, scatenando non poche polemiche. “Dietro questa decisione c’è stato il venir meno del rapporto fiduciario – ha dichiarato il primo cittadino –, dovuto ad alcune posizioni tenute da Parizzi sia all’interno della maggioranza che sugli organi di informazione. Era necessario rimuovere tutti gli ostacoli utili alla buona amministrazione della città. Sono sicuro che Parizzi saprà riconoscere i suoi errori e per questo credo che non ci sarà nessun dramma, anche se sono consapevole di avergli provocato una ferita. Di questa vicenda l’opposizione potrà scegliere se approfittarne, oppure se cogliere l’occasione per intensificare la collaborazione”.
La risposta della minoranza non ha tardato ad arrivare. Il primo ad intervenire è stato il capogruppo del Pd Enrico Montanari, leggendo una dichiarazione congiunta del gruppo consigliare del suo partito. “Il Sindaco eletto direttamente dai cittadini di Fidenza ha obbedito supinamente per sua stessa ammissione al diktat del Pdl, partito che fa parte della coalizione che governa la città. Non crediamo che la defenestrazione sia dovuta a dissonanze tra Sindaco e assessore come inizialmente dichiarato. Il fatto che il ritiro delle deleghe sia avvenuto a pochi giorni dalla consultazione elettorale induce a ipotizzare un voto di scambio tra il candidato Villani e movimenti che hanno assicurato un sostanzioso pacchetto di preferenze allo stesso”. Montanari ha poi proseguito il suo discorso citando uno stralcio dell’intervista che Cantini ha rilasciato qualche giorno fa al nostro giornale, nel quale aveva ammesso che il ritiro delle deleghe era stato voluto del segretario del Pdl fidentino in persona. “Poiché chi presiede e rappresenta tutto il consiglio non può e non deve intromettersi in questioni che riguardano la Giunta facendo pressioni sul Sindaco, riteniamo politicamente incompatibili i due ruoli di Presidente del Consiglio Comunale e di coordinatore del Pdl riuniti nella persona di Francesca Gambarini e le chiediamo per tanto una scelta”. La diretta interessata si è detta “amareggiata per questa situazione, perché credo di aver sostenuto entrambe le parti”
Il consigliere Giuseppe Cerri ha sottolineato poi il “dato di fatto sulla difficoltà in cui si viene a trovare la maggioranza”, ponendo al contempo l’attenzione sul “momento di profilo basso in cui si trova oggi Fidenza, nel senso che occorre uno scatto di orgoglio, impegnandoci a ritrovare l’amore per questa città”. L’ex primo cittadino non ha mancato poi di tirare una stilettata all’amministrazione comunale invitando a “non farsi governare da chi viene da fuori”, un chiaro riferimento al consigliere regionale Luigi Villani.
Se per il capogruppo del movimento civico Per Cambiare, Federico Galvani, le dichiarazioni fatte dall’opposizione sono solo “pretestuose” mentre la maggioranza è “coesa”, a smentirlo arrivano le parole di Daniele Aiello: “il Sindaco mi dovrebbe spiegare in quali circostanze Parizzi non è stato d’accordo con la maggioranza”, ha affermato piuttosto stizzito il consigliere del Pdl.
Luigi Piscitelli