Da qualche parte, nel ventesimo secolo…

Creato il 28 maggio 2010 da Ciompi
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Ben più di analoghe pellicole che affrontano la tematica del controllo sociale in un futuro ipertecnologico che assomiglia sinistramente al presente che viviamo, come ad esempio “Blade Runner” (il racconto di Philip K Dick, “Ma gli androidi sognano pecore elettriche”, da cui è tratto è peraltro di gran lunga superiore), “Brazil” di Terry Gilliam si inscrive nella cineteca ideale del fmct. Una trama così apertamente critica nei confronti del Potere e nella mediocrità di vita che esso ci impone da incorrere nell'ostracismo delle majors hollywoodiane, evidenti ispirazioni a Franz Kafka (“Il castello”) e a George Orwell (“1984”) così come all'espressionismo tedesco, sontuose scenografie che spaziano dall'art nouveau al postmoderno, una magistrale interpretazione di Jonathan Pryce e del “libero professionista sovversivo” Robert De Niro, ogni elemento concorre a fare di questa opera un vero e proprio capolavoro. Ma non allarmatevi: tutto accade, come recita la didascalia iniziale, “da qualche parte, nel ventesimo secolo…”

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