roma è sopravvalutata milano è un tugurio, prima o poi un albergo pio, ci sarà don verzè, sylt ci sono andato per relax claus dieter paga la noia stava distruggendomi, stavo per fare, cosa, sì, ubriacarmi di birra, tutto il giorno, in spiaggia
torno più bianco di prima
firenze è una sindrome di stendhal
a berlino si chiacchiera, a salisburgo ruppi rompei rompai bicchieri di cristallo in un ristorante torreggiante, annemarie la zia rideva, a praga mai stato fanculo, new york è hancock basta la parola, nel maine c’era uno squalo di nome roy scheider, roma è una cloaca inventata da victor cavallo, il prezzemolo è la rucola, la rucola è il pomodoro pachino, a sylt speravo di togliermi di dosso l’italia, invece mi sono fatto avvolgere da “persona” di bergman, l’infermiera ventsettenne e l’attrice muta le vedevo tra le dune. una angoscia fulminante, dovete credermi. roma è un cesso, soprattutto il pieno centro, giornalisti, puttane d’alto bordo, caciottari ripuliti. milano è una sagoma, piena di buchi del culo sparati da decenni di malaffare. a kolding ci stetti bene, guardavo derrick in tv doppiato in danese.
parma è una forma di grana con la erre moscia che se la tira. come la corona che non è una birra, è una limonata che se la tira. chi se la tira prima o poi se l’allarga. è legge di natura, è cultura del rispetto del niente. sono pessimista perchè enzo biagi mi ha tenuto a battesimo. montanelli mi ha insegnato un po’ la scrittura, giuro su dio. poi il monta diceva quello che pensava, era un duro, ecco. l’unico toscano decente, credo. a parte michelangelo e antognoni.
la sicilia è sopravvalutata, tutta la sicilianitudine ha spaccato i coglioni. camilleri è un killer. ma fece il maigret di gino cervi, il quale a bologna tutti sapevano che aveva un fratello completamente andato. bologna è ghiotta, forse, non so, dicono che è cambiata, i bolognesi simpatici ma troppo spavaldi, però magari è un pregio. i cagasotto andrebbero fucilati, tipo i mariti che si fanno intappetare dalle mogli. ma i coglioni ce li avete? verrebbe da dire. guardo la notte di sylt, il silenzio supremo, il mare del nord scorbutico, ora mi sento a posto. così, nel nord, soltanto di notte, in procinto di tornare nel caldo, nel caos, nelle parole fatte a pezzi, distrutte. forse sento di essere felice in questo posto perchè lo lascerò. forse l’amore è questo.
[Sylt è un'isola nel Mare del Nord, il punto più settentrionale della Germania.]