Da Vermeer a Kandinsky ( terza parte)

Da Teoderica


Nel tripudio della seconda sala, quasi si corre per arrivare innanzi al quadro della Vergine col Bimbo e San Girolamo di Lorenzo Lotto. E' come un magnete, i colori luminosi che si esaltano l' un l' altro, la bellezza del volto della Madonna e soprattutto il Bimbo, dal volto imbronciato, gli occhi stizzosi e il broncio delle labbra vermiglie, il mio più gran desiderio sarebbe stato quello di appoggiare le mie labbra sulle sue, oh quanto avrei voluto dargli un bacio, un bacio almeno ai deliziosi piedini che il Lotto raffigura con estrema bravura. Questo quadro è anche la bandiera di tutti i volantini della mostra. Lorenzo Lotto(Venezia 1480 ca. – Loreto 1556) definito “spirito romantico", data la sua grande sensibilità ed il suo forte turbamento caratteriale, nonché per il suo stile di vita che lo porta ad un continuo pellegrinaggio per l'Italia. Lorenzo Lotto nasce intorno al 1480 a Venezia,e qui si forma anche se la sua attività artistica si svolge prevalentemente nella regione lombarda, negli ambienti romani e nelle zone delle Marche.
Certo c' era anche uno splendido ritratto di Tiziano, ben eseguito, ma io ho preferito soffermarmi sul " Gentiluomo con lettera" del Moretto, un vero capolavoro di verdi, bilanciati dal corpetto aranciato e da un damascato manto nero. Alessandro Bonvicini detto il Moretto,
nasce a Brescia tra il 1492 e il 1495 nel 1515 era già maestro. La sua vita non è ricca di avvenimenti. Visse una vita modesta, durante la quale lavorò in diverse città: a Venezia ottenne la sua prima formazione, secondo il Vasari direttamente da Tiziano, ma influì notevolmente anche la cultura pittorica bresciana del Romanino.

L'artista morì nel 1554 a Brescia


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