Dagli USA arriva il primo cromosoma sintetico
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Un grande passo avanti è stato compiuto nel campo biologico a livello mondiale. Grazie agli studi scientifici di un team di ricercatori made in USA, per la prima volta si è riusciti a produrre un cromosoma interamente sintetico di un organismo complesso. Tale scoperta, a detta di molti addetti ai lavori, potrebbe fare da apripista al fine di progettare organismi in grado di produrre nuovi farmaci, ma anche nuovi biocarburanti.
Il dr. Jef Boeke, a capo del gruppo di ricerca, è un professore della Johns Hopkins University di Baltimora che ha fatto uso di “SynIII” (nome del nuovo cromosoma) per sostituire il terzo dei 16 cromosomi appartenenti ad uno degli organismi maggiormente studiati, il Saccharomyces cerevisiae, più comunemente chiamato lievito di birra.
Per la sua importanza, il brillante studio e i suoi risultati sono stati pubblicati sulla rivista scientifica americana Science. Nel corso del tempo sono stati già compiuti studi simili sulla sintesi dei cromosomi, ma provenivano solo da organismi semplici (virus e batteri). Il lievito rappresenta invece un organismo complesso, poiché fa parte degli eucarioti, (come piante e animali, esseri umani inclusi). Inoltre le loro cellule presentano un nucleo interno ben definito e separato dal resto del materiale cellulare.
Le differenze però non mancano tra il SynIII ed i cromosomi naturali. E’ stata un’altra rivista, il New Scientist, a spiegare che la sequenza dei cromosomi possiede 315000 lettere di codice genetico, a differenza di quella artificiale che ne possiede solo 270000; di conseguenza quest’ultima presenta una maggiore semplicità nell’essere costruita.
Essenziale è stata la simulazione al computer, la quale ha permesso di individuare ed eliminare le parti di dna non rilevanti ai fini della ricerca. Alla fine, dopo aver scelto la giusta sequenza, si è provveduto ad sostituire il cromosoma naturale nelle cellule di lievito con il SynIII.
Il dr Harris Wang, professore della Columbia University di New York ha affermato che “questa scoperta è una pietra miliare della biologia sintetica”. “Il nostro obiettivo finale”, ha aggiunto il dr Narayana Annaluru della Johns Hopkins University, “è di creare un genoma totalmente sintetico del lievito di birra”.
Su Science spiegano che con questi cromosomi sintetici e intercambiabili, possono essere prodotti migliori, come ad esempio nuovi antibiotici o biocarburanti più sostenibili per l’ambiente.
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