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Dai Partiti padronali alle Agende ad personam!

Creato il 04 gennaio 2013 da Freeskipper
Dai Partiti padronali alle Agende ad personam! di Mario Monti. Cari cittadini, Negli ultimi mesi si è molto parlato di “Agenda Monti”. Non sono stato io a introdurre questo riferimento, ma diverse forze politiche e della società civile che hanno così inteso ispirarsi all’azione del governo, come linea di confine fra le politiche da fare - o da non fare - nei prossimi anni. Il dibattito che ne è nato è stato incoraggiante. Non solo per il consenso piuttosto ampio che è sembrato emergerne, ma soprattutto perché, per la prima volta dopo tanto tempo, i contenuti e il metodo di governo sono tornati al centro di un dibattito politico altrimenti concentrato quasi esclusivamente su schieramenti e scontri tra personalità. Incoraggiato da questi segnali, ho lavorato in modo più sistematico. Questo documento allegato, intitolato “Cambiare l’Italia, riformare l’Europa, agenda per un impegno comune” è il frutto di questo lavoro ed è presentato come primo contributo per una riflessione aperta. Questa agenda vuole dare un’indicazione di metodo di governo e di alcuni dei principali temi da affrontare. Non è un programma di lavoro dettagliato e non vuole avere carattere esaustivo. Invito tutti coloro che siano interessati a leggere il documento, a condividerlo e a commentarlo con spirito critico, portando il loro contributo di idee e di proposte. Mi auguro che le idee contenute nell’agenda possano contribuire ad orientare le forze politiche nel dibattito elettorale dei prossimi mesi e a suscitare energie nuove presenti nella società civile. Sia io che tutti noi riceviamo appelli numerosi e molto diversi di gruppi, organizzazioni, associazioni e singoli che semplicemente dicono che la gente è molto arrabbiata con il mondo della politica, che talora la disgusta, ma vorrebbe potersi avvicinare ad una politica diversa. A quelle forze che manifestassero un’adesione convinta e credibile, sarei pronto a dare il mio apprezzamento e incoraggiamento e, se richiesto, una guida. Questo è il modo in cui intendo rapportarmi con la fase politica che si apre adesso. Ho voluto dirlo con trasparenza, e, spero, chiarezza. Questa mia presa di posizione ovviamente non coinvolge nessuno dei ministri che con me hanno collaborato e di cui sono orgoglioso. Essi possono avere idee coincidenti, oppure in parte o in tutto divergenti. Mi è sembrato comunque utile dare all’opinione pubblica il quadro delle riflessioni che nascono dall’esperienza del Governo che ho presieduto.
Dai Partiti padronali alle Agende ad personam! di Beppe Grillo. Un non eletto, che non partecipa alle elezioni con l'obiettivo di farsi rieleggere, lascia, da assoluto impunito, la sua Agenda in eredità al prossimo governo, nel caso non sia ancora lui presidente del Consiglio. Non scende in campo, ma sale in politica, ascende al Cielo. Non è stato sfiduciato dal Parlamento, ma si è sfiduciato da solo. E' un fenomeno della autoreferenzialità estrema, un energumeno anticostituzionale, un presuntuoso che non ammette lo sfascio economico di cui è diretto responsabile. Non si è mai visto in una democrazia che ci si candidi alla guida di una Nazione con la pretesa di non partecipare alle elezioni e che si imponga il programma ai successori al pari delle Tavole della Legge di Mosè. Il programma di Rigor Montis, nel caso il M5S riesca a partecipare alle elezioni e le vinca (perché porsi limiti?) diventerà carta straccia con buona pace dei suoi sostenitori Casini e Fini. Del doman non v'è certezza, ma con altri cinque anni di montismo e della sua agenda c'è l'assoluta sicurezza del fallimento economico senza ritorno dell'Italia. L'Agenda Grillo (un estratto dal Programma del M5S e delle proposte discusse nel forum e nel blog) dà molta più fiducia:  1 - Legge anticorruzione  2 - Reddito di cittadinanza  3 - Abolizione dei contributi pubblici ai partiti (retroattivi da queste elezioni)  4 - Abolizione immediata dei finanziamenti diretti e indiretti ai giornali  5 - Introduzione del referendum propositivo e senza quorum  6 - Referendum sulla permanenza nell'euro  7 - Obbligatorietà della discussione di ogni legge di iniziativa popolare in Parlamento con voto palese  8 - Una sola rete televisiva pubblica, senza pubblicità, indipendente dai partiti  9 - Elezione diretta dei candidati alla Camera o al Senato  10 - Istituzione di un politometro per la verifica di arricchimenti illeciti da parte della classe politica negli ultimi vent'anni  11 - Massimo di due mandati elettivi  12 - Legge sul conflitto di interesse  13 - Misure immediate per il rilancio della piccola e media impresa sul modello francese  14 - Ripristino dei fondi tagliati alla Sanità e alla Scuola pubblica con tagli alle Grandi Opere Inutili come la Tav  15 - Informatizzazione e semplificazione dello Stato 16 - Accesso gratuito alla Rete per cittadinanza.
Questo e altro ancora nel futuro degli italiani. Si volta pagina. Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?). Noi neppure.

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