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Dal 24 al 28 aprile a Lecce l’Arca di Antonio Bruno Quando sentiamo parlare di biodiversità, la nostra mente va immediatamente alla grande varietà delle forme di vita ospitate dalle foreste pluviali o alla barriera corallina. Tuttavia, la biodiversità è presente anche in ambienti a noi più familiari e vicini, come un campo coltivato o la nostra tavola. Questi sono i luoghi della biodiversità agraria, quella parte della diversità biologica che abbraccia tutti gli elementi propri dei cibi e dell’agricoltura, grazie a cui l’uomo si nutre e si sostenta. Questa risorsa così importante per la sopravvivenza del genere umano è oggi gravemente minacciata: la deforestazione, i cambiamenti climatici, la diffusione delle monocolture e la corsa alla produzione di biocarburanti stanno riducendo sempre più la varietà delle specie. Chi per primo si preoccupò della riduzione della diversità genetica in agricoltura fu Nicholas I. Vavilov, genetista russo a capo dell’Istituto per le Colture Industriali (VIR) di Leningrado. Negli anni ’20, campagne di raccolta di materiali genetici in diverse parti del mondo, fino ad ottenere oltre 250.000 accessioni. Sua la teoria dei centri di origine delle specie coltivate. Morì di fame in un Gulag. Varietà locali provengono dal lavoro di selezione e conservazione di generazioni di agricoltori e vengono coltivate oggi magari solo nell’orto di casa, sono ben adattate all’ambiente e in genere dotate di pregevoli caratteri organolettici o di utilizzazione. L’impegno profuso da tanti/e ci consegna una ricchezza preziosa. Quando parliamo di agro-biodiversità, spesso ci riferiamo alla conservazione e gestione di risorse genetiche d’interesse agrario (varietà locali e razze animali). La mia azione quotidiana è rivolta a lavorare assieme per tutelare la biodiversità agricola e culturale. Se hai delle curiosità vienimi a trovare da mercoledì 24 a domenica 28 aprile a Lecce in Piazza Sant’Oronzo nello stand “L’Arca di Antonio Bruno”.
Sono stato invitato dagli organizzatori del Festival della Dieta Med-Italiana” che è una ricca kermesse che raccoglie in cinque giorni, dal 24 al 28 aprile 2013, esposizioni con degustazione, incontri con buyer ed importatori, meeting e seminari, corsi di cucina, menu a tema presso i ristoranti e tante altre iniziative con un unico obiettivo: rendere la Puglia Salentina una delle terre più rappresentative per la salvaguardia e la promozione dello stile di vita e del regime alimentare più buono e sano che ci sia, la dieta mediterranea. Antonio Bruno presidente dell’Associazione dei Dottori in Agraria e Forestali della Provincia di Lecce
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