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Dal CAF all’ABC

Creato il 11 febbraio 2012 da Albix

C’era una volta il CAF, acronimo per Craxi, Andreotti e Forlani, il trio dei segretari politici che dominava l’Italia.

Decidevano tutto: nomine, governi, incarichi, appalti, contratti, ambasciatori; il potere con la p maiuscola, ai massimi livelli nazionali.

Lo spread non c’era ancora, e se c’era, se ne stava buono, chiuso nelle contabilità delle banche e dei tesorieri.

I tre accontentavano tutti ed emettavano miliardi di titoli del debito pubblico; a vagonate, senza criterio e senza risparmio.

Noi governati sembravamo felici, ma ora quei titoli li dobbiamo rimborsare e siamo in crisi.

Oggi c’è però l’ABC, acronimo per Alfano, Bersani e Casini.

La triade sostiene il governo Monti, che cerca disperatamente di fare ciò che in venti anni, non son riusciti a fare diversi governi di centrodestra e centrosinistra: rimettere a posto i conti disastrati del CAF e dei loro immediati predecessori.

Quelli che non  cambiano mai siamo noi contribuenti: cornuti e mazziati!


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