Pochi mesi fa il visionario Dave Eggers – scrittore americano, classe 1970 – ha presentato un romanzo che non poteva lasciare indifferenti. Si tratta de “Il Cerchio” (titolo originale “The Circle”), fatica letteraria caratterizzata da una notevole sensibilità critica verso la società moderna del web 3.0, e da una profezia talmente plausibile da destar angoscia.
Il romanzo è ambientato in un futuro prossimo, dove i social occupano un ruolo preponderante. Nell’universo distopico di Eggers le persone portano al collo una telecamera sempre online, che trasmette video in diretta. Gli utenti – a migliaia da tutto il mondo – assistono divertiti ad ogni vicenda della vita dell’altro e commentano con un “tweet”.
Cos’é Periscope e come si usa
Periscope è l’app per smartphone più cool del momento, ovviamente gratuita. E’ uscita da pochi mesi, ha una grafica semplice ed accattivante, e conta già milioni di utenti. Si tratta dell’applicativo di Twitter destinato alle video dirette. E’ un social che consente a chiunque di fruire dei video degli altri, di commentare, e a sua volta di trasmettere in broadcast.
E’ plausibile pensare che anche Facebook potrebbe adeguarsi all’invenzione di Periscope, rispondendo con qualcosa di molto simile. A quel punto la rivoluzione toccherà tutti (o quasi) e “Il Cerchio” potrebbe chiudersi…
Per utilizzare Periscope basta avere un account Twitter e uno smartphone. L’app è scaricabile dall’Apple Store e non necessita di particolari requisiti (è sufficiente un iPhone 4 con connessione 3G).
Alcuni clienti Tim hanno avuto problemi nell’uso dell’applicativo ma è sufficiente cambiare i parametri della configurazione della rete e il problema è risolto (info in merito @emanuelestalla).
Periscope in Italia
Photo credit: Sean MacEntee / Foter / CC BY
Assieme a noi comuni mortali sono già tantissimi i volti noti che in Italia si stanno appassionando all’incredibile strumento di Periscope. Primo fra tutti, Fiorello, che ha trasmesso una diretta in auto mentre viaggiava per il centro di Bergamo. Franco Bechis ha invece evoluto “l’Abitacolo” (un suo format dove discute di politica mentre guida) passando dalla tradizionale differita alla diretta. Il giornalista Nicola Porro ha portato i suoi follower a colazione da Sgarbi (Selvaggia Lucarelli ha invece optato per il McDonald’s). E poi Arisa, Jovannotti, Biagio Antonacci e via discorrendo… tutti connessi, al mondo, in tempo reale.
A Milano persino l’omelia di Pasqua è stata trasmessa in diretta su Periscope (forse neanche l’immaginazione di Eggers sarebbe arrivata fin qui). La Messa, celebrata alle 11 dall’arcivescovo cardinale Angelo Scola, era anche on air su @chiesadimilano.
Impieghi del video-social in broadcast
Le applicazioni possibili per Periscope sono infinite. Nel campo dell’informazione potremmo assistere ad un vero cambio di rotta. Chiunque è potenzialmente in grado di trasmettere un video in tempo reale, è evidente quindi che noi tutti siamo ovunque, in ogni luogo e in ogni momento. Grazie alle potenti reti 3G e 4G e ad applicazioni come Periscope ci si sta aprendo una terza dimensione.
Saremo in grado di domare questo strumento straordinario o lasceremo che la terribile profezia di Eggers possa avverarsi?
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