Emerge dal rapporto del governo irlandese sulle violenze sessuali sui minori da parte di sacerdoti nella diocesi di Cloyne dal 1996 al 2009 , lo stesso che ha portato il Vaticano a richiamare il nunzio apostolico per informazioni.
L’arcivescovo finito nel mirino della magistratura è una delle figure più importanti della Chiesa irlandese , John Magee, segretario particolare di ben tre pontefici : Paolo Vi, Giovanni Paolo I e Giovanni Paolo II, che lo consacrò vescovo di Cloyne. Le sue dimissioni richieste da Benedetto XVI , arrivarono prima dei 75 anni previsti per la rinuncia.L’accusa era di non aver controllato quello che succedeva nella diocesi. Ora la situazione dell’arcivescovo si aggrava.
Magee è chiamato in causa per tentati abusi sessuali , su una quarantina di persone , tra cui minorenni e seminaristi. Il rapporto parla di attenzioni riservate da Magee al seminarista diciasettenne , in più occasioni oggetto di approcci giudicati inaccettabili e inquietanti. Accuse che hanno portato il cardinale Sean Brady , a parlare di un altro giorno nero nella storia della risposta dei vertici della Chiesa al grido dei bambini abusati da uomini del clero.
Ombre che stanno mettendo a dura prova i rapporti tra la chiesa Cattolica irlandese e la il Vaticano , criticato dal primo ministro per non aver debellato lo scandalo della pedofilia tra i preti irlandesi. Un cancro , la pedofilia, che il governo di Dublino intende affrontare con una nuova legislazione che obbligherà i sacerdoti a denunciare anche i casi appurati in confessione. Eventualità respinta dalla Chiesa di Roma.
Ora però il Vaticano dovrà intervenire.