Alessandro Meluzzi ancora una volta ci regala un saggio del suo essere, intervistato dal noto sito di ultras cattolici su cosa ne pensasse della legge sull'omofobia risponde che si tratta di una "colossale idiozia" dovuta a mode e momenti e di non meglio precisate "convenienze politiche", inoltre giustifica gli aggressori dicendo che le loro reazioni sono scatenate da una "violazione fuorviante del senso comune". Come dire che se i gay vengono menati è per colpa loro. Queste perle di saggezza molto probabilmente, sono frutto delle "convenienze politiche" di se stesso visto che il Meluzzi ha militato in quasi tutti i gruppi parlamentari attuali e non, infatti ha avuto le tessere di:
- Federazione Giovanile Comunista Italiana
- Partito Radicale
- Partito Socialista
- Forza Italia
- UDR
- UDEUR
- Verdi
- CDE
COMMENTI (1)
Inviato il 25 maggio a 16:24
GLI IGNORANTI COME MELUZZI NON CONOSCONO IL TRATTATO DI ROMA IN BASE AL QUALE RATZINGER E' STATO DENUNCIATO PER CRIMINI CONTRO L'UMANITA'? SE LO VADA A LEGGERE. Per quanto riguarda la “gravità” della violenza, si deve tener presente che l’abuso sessuale esercitato su bambini e adolescenti da un sacerdote, sia esso stato commesso con violenza compulsiva o assoluta, provoca gravissime compromissioni della salute psichica e fisica delle vittime. Molte volte esse restano gravemente traumatizzate per anni e decenni e lo sviluppo della loro personalità viene gravemente compromesso, spesso per tutta la vita. Gli abusi sessuali commessi su bambini sono come un assassinio dell’anima. Costituiscono allo stesso tempo un attacco alla dignità umana e una grave umiliazione ai sensi dell’Explanatory Memorandum della Corte Penale Internazionale. Con l’entrata in vigore dello Statuto di Roma della Corte Penale Internazionale in data 1.7.2002 vi è stata una svolta culturale. Sono finiti i tempi in cui i crimini di massa con motivazioni politiche o ideologiche restavano impuniti, dato che non potevano essere perseguiti con le solite fattispecie di reati di omicidio, privazione della libertà e coercizione. I crimini contro l’umanità definiti nello Statuto di Roma non riguardano soltanto gli attacchi in massa e la responsabilità penale dei capi in carica, ma è stata ampliata anche la gamma dei beni giuridici protetti: nell’art. 7, par. 1k vengono dichiarati perseguibili “gli atti inumani di analogo carattere diretti a provocare intenzionalmente grandi sofferenze o gravi danni … alla salute mentale, premesso che questi danni siano gravi per esempio come lo stupro, la riduzione in schiavitù o la deportazione. Di conseguenza viene inclusa anche la violenza psichica che può provocare danni alla salute. Molte violenze abituali che sono state accettate in questo mondo perché “è sempre stato così”, nell’ambito dello Statuto di Roma diventano ora rilevanti anche sotto l’aspetto penale.
La Chiesa, in pratica, pretende che ciò che negli stati moderni è considerato un reato penale, la pedofilia, quando commesso dai propri preti (pagati da noi cittadini per indottrinarci) sia invece giudicato, secondo le loro idee schizofreniche, un peccatuccio da sagrestia da amministrare all’interno della corporazione ekklesiastica. E siccome tale reato è paragonabile per gravità - nel mondo democratico contemporaneo - allo spaccio di droga, al commercio delle armi o ai reati finanziari, la pericolosità del sofisma pretesco indurrebbe a concludere che le gerarchie vaticane sono immuni da qualsiasi legge dello stato nel quale operano. Quantomeno, allora, se ne tornino tutti nella loro maledetta Città Santa e rinuncino ai finanziamenti statali. Chi pretende i soldi e gli stipendi per i propri dipendenti da una nazione repubblicana deve quantomeno rispettarne le leggi civili e giudiziarie, visto che quelle divine non lo sfiorano neppure un po’. La presunzione di stupidità da parte dei monsignori e di MELUZZI nei nostri confronti consiste nel fatto che le gerarchie della Santa Sede vorrebbero darci ad intendere che la pedofilia sia un puro e semplice peccato e non un reato gravissimo, punito con giusta ed estrema severità dall’ordinamento legislativo internazionale. Secondo questa tesi balorda, i chierici che si fossero macchiati di simili abusi criminosi non dovrebbero essere giudicati da una giuria popolare, durante un dibattimento prima penale e poi civile, ma semplicemente da un dicastero canonico nell’ambito delle segrete stanze ekklesiastiche.
DENUNCIA INTERNAZIONALE PER CRIMINI CONTRO L'UMANITA' A CARICO DI BENEDETTO XVI All’attenzione del Procuratore Capo della Corte Penale Internazionale Dr. Luis Moreno Ocampo Maanweg, 174 NL-2516 AB L’Aia 14 febbraio 2011 Denuncia penale contro Dr. Joseph Ratzinger, papa della chiesa cattolica romana per crimini contro l’umanità in base all’art. 7 dello Statuto di Roma della CPI (CORTE PENALE INTERNAZIONALE) DEL RESTO LO STESSO VANGELO EKKLESIASTICO AFFERMA SENZA OMBRA DI DUBBIO: “Chi invece scandalizza anche uno solo di questi piccoli che credono in me, s arebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina da mulino, e fosse gettato negli abissi del mare”. (Matteo, XVIII, 6). http://alessiodibenedetto.blogspot.com/2010/04/fuori-della-chiesa-non-ce-salvezza.htmle