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Dall'"homo sovieticus" all' "homo putinianus"?

Creato il 02 novembre 2012 da Matteo
I "Grembiuli Bianchi" [1]contro i "nastri bianchi" [2]
L'era putiniana in realtà ha formato un nuovo tipo di uomo
01.11.2012
Se dalla nuova comunità storica – il popolo russo, che i nostri capi vorrebbero produrre in provetta, finora non viene fuori niente, con la creazione, come dicevano al tempo del marxismo-leninismo, di un nuovo tipo di personalità socio-culturale (o di un nuovo tipo di uomo) l'esperimento è riuscito. Anche se non a livello di massa, ma neanche tanto a pezzi singoli. Comunque si è riusciti a produrli in serie – soprattutto all'Assemblea Federale della Federazione Russa.
Questi giovani operatori di stampanti arrabbiate, gente senza paura, rimproveri e principi. Per esempio, il deputato di "Russia Unita" Il'ja Kostunov, anno di nascita 1980, ex direttore del "Seliger" [3] inizialmente proponeva di salvaguardare dal disonore gli onestissimi giudici russi, ma adesso è intervenuto per i cavalieri dalle teste fredde [4] del Comitato Inquirente. Questi li ha difesi da Vladimir Pozner [5], che si era permesso di dubitare dell'adeguatezza delle azioni degli organi competenti nel caso Razvozžaev[6].
A un classico della televisione nazionale l'ex coordinatore dei "Grembiuli Bianchi" ha proposto di licenziarsi dal Primo Canale.
O ecco un altro deputato dello stesso gruppo, perfino esteriormente simile a Kostunov, Aleksandr Sidjakin, che presto compirà 35 anni (l'età nella nostra storia ha un significato). Un uomo che ha cominciato dalla sezione di Tver' [7] del Partito Nazional-Bolscevico [8] e che ha fatto strada da attivista del Partito dei Pensionati (verrebbe voglia di aggiungere – dei giovani pensionati) fino all'arma per sfondare i muri del partito del potere, che di recente, issatosi sulla tribuna del parlamento, ha calpestato un nastro bianco. A differenza del "grembiule bianco", simbolo di purezza, in particolare delle fanciulle, il nastro bianco è, a suo dire, "testimonianza del disonore e del tradimento della Russia". Appuntatosi sul risvolto della giacca il nastrino di san Giorgio [9], e difesosi con questo dalle critiche, ha tenuto un discorso sulla festa del 4 novembre [10] e la successione delle generazioni legata ad essa. (In un articolo dello storico Vasilij Žarkov sulla "Novaja gazeta" del 29 ottobre per l'appunto si riferisce che alla scienza storica è ignoto cosa avvenne quel giorno [11].)

Ma c'è anche la sfrenata pasionaria della controrivoluzione e della controriforma putiniana Irina Jarovaja, entrata nella grande politica nel convoglio del partito "Jabloko" [12], ma che ha cambiato orientamento in tempo secondo la rinnovata rosa dei venti politici. C'è il 35enne Ruslan Gattarov, membro del Consiglio della Federazione [13], primo a proporre una multa di un milione e mezzo di rubli [14] per la partecipazione alle manifestazioni, ex sportivo e teorico dello sport, membro del quartier generale di Čeljabinsk[15] della "Giovane Guardia di "Russia Unita"".

Sono tutti giovani ed energici. Solo che la gioventù si trasforma, come disse un classico [16], in "anni vissuti senza scopo" e l'energia è spesa nella promozione di leggi repressive. Un'occupazione degna degli assistenti volontari dello NKVD [17] degli anni '30.
Anche il compagno Stalin, quando rinnovò l'élite con il metodo delle fucilazioni, si appoggiò a giovani quadri sui 30 anni di età. Esattamente come pure il compagno Mussolini – l'inno del suo partito si chiamava pure così –, "Giovinezza". Beh, ma il nome "Giovane Guardia" rimanda alla semantica staliniana fissata nel tempo e ancora più avanti alla canzonetta dei lavoratori tedeschi "Wir sind die junge Garde des Proletariats" [18]. A dire il vero, nel guardaroba della nostra nuova avanguardia della gioventù niente indica la sua vicinanza al proletariato. Piuttosto questi, come ha notato lo studioso della burocrazia giovanile comunista Martin Henkel, "die junge Garde des Sekretariats" [19].
L'era putiniana in realtà ha formato un uomo nuovo.
Forse con un altro spirito del tempo per questi giovani si sarebbe creato un destino più felice. Qualcuno lavorerebbe in qualità di organizzatore di feste e banchetti e altri faticherebbero come avvocati e manager sportivi. Perlomeno i loro cognomi non hanno acquisito sfumature gogoliane e non sono diventati nomi comuni.
Andrej Kolesnikov, "Novaja gazeta", http://www.novayagazeta.ru/columns/55238.html (traduzione e note di Matteo Mazzoni)
[1] L'iniziativa anti-corruzione (con il grembiule bianco come simbolo di pulizia) del movimento giovanile pro-Cremlino "I Nostri".
[2] Simbolo della protesta contro il regime di Putin (qui il bianco è stato scelto come colore neutro per sottolineare la distanza dai partiti istituzionalizzati).
[3] Il campo estivo dei giovani pro-Cremlino sulle rive del lago Seliger nella Russia occidentale.
[4] Allusione alla frase di Feliks Ėdmundovič Dzeržinskij, fondatore della polizia politica sovietica, secondo cui gli agenti di questa dovevano avere "cuore caldo, testa fredda e mani pulite".
[5] Vladimir Vladimirovič Pozner, noto giornalista televisivo russo.
[6] Leonid Michajlovič Razvozžaev, esponente del "Fronte di Sinistra", sequestrato da agenti russi in Ucraina, dove stava chiedendo asilo politico e costretto a confessarsi autore di disordini e trame contro lo stato russo.
[7] Città della Russia centro-settentrionale.
[8] Partito che fonde istanze comuniste e nazionaliste.
[9] Nastro simile a quello dell'ordine militare di san Giorgio che viene distribuito e portato soprattutto per onorare il Giorno della Vittoria (sul nazismo) del 9 maggio.
[10] Festa nazionale russa istituita dal regime di Putin per sostituire la festa della Rivoluzione d'Ottobre e fatta coincidere (malamente, vedi nota successiva) con l'insurrezione di Mosca del 1612 contro i Polacchi che volevano insediare un loro candidato sul trono russo vacante.
[11] I Polacchi capitolarono il 26 ottobre 1612 (secondo il calendario giuliano – il 5 novembre secondo quello gregoriano). Dal 1613 al 1917 l'insurrezione vittoriosa fu festeggiata il 22 ottobre del calendario giuliano, giorno in cui ebbe inizio e la data secondo il calendario gregoriano, a causa della crescente discrepanza tra i due calendari, si spostò progressivamente dal 1 al 4 novembre. Ma il 4 novembre 1612 (secondo il calendario gregoriano) la battaglia era ancora in corso...
[12] "Mela", partito di orientamento liberale che prende il nome dalle iniziali Ja-B-L dei fondatori (Grigorij Alekseevič Javlinskij, Jurij Jur'evič Boldyrev e Vladimir Petrovič Lukin).
[13] "Camera alta" dell'Assemblea Federale, formata dai rappresentanti dei soggetti della Federazione Russa.
[14] Oltre 37 mila euro.
[15] Città della Russia asiatica ai piedi degli Urali.
[16] Un classico del realismo socialista, Nikolaj Alekseevič Ostrovskij.
[17] Narodnyj Komissariat Vnutrennich Del(Commissariato del Popolo per gli Affari Interni), la polizia politica.
[18] "Siamo la giovane guardia del proletariato".
[19] "La giovane guardia della segreteria".

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