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Come durante una tempesta, il lampo di luce attraversò in un baleno l’infinito e, con un suono vibrante, penetrò la nera forma e divenne esso stesso materia, prendendo ad animarsi e a colorarsi.
Il bianco si frammentò, originando un arcobaleno di sette colori ed ogni colore emise la Sua nota e prese posizione secondo l’Ordine prestabilito.
Il Verbo si era incarnato, la materia doveva sacralizzarsi. Ma lo spirito nella materia dell’uomo dimenticò presto il Verbo ed il suono divenne rumore. La Luce sbiadì e il baratro più profondo si aprì per la piccola Anima che, separata dalla Dimora del Padre, era appena divenuta Vita.
Essa vide strisciare accanto a sé, nel rovo ove era precipitata, i fantasmi del dolore e della violenza, del tradimento e del pianto, dell’indifferenza e dell’egoismo.
Stordita e incredula, si aggirava tra macerie e distruzioni, trovando solo nei propri ricordi i resti della terra promessa.
Ma, improvvisamente, udì un suono a lei familiare, e poi un altro e poi un altro ancora: il suo cuore riprese a battere sempre più forte; aveva riconosciute le sue sorelle, non era più sola contro il potere oscuro del Buio.
E cominciò allora la Grande Opera. La restaurazione del Regno Spirituale nella Materia, Regno di Chaos.
L’oblio si dissipò lentamente e la luce dello Spirito, prima tremula come quella di una candela, divenne via via, sempre più abbagliante ed alla piccola Anima indicò la Vera Strada.
E Lei la indicò ai cuori che vollero sentirla.
E Luce fu, anche nella Materia.