” Elena Mirò ha assunto un know how ed una conoscenza approfondita sulla capacità di seguire la moda, lo stile e le tendenze adattandole a corpi morbidi. E’ diventato per tutte queste donne un punto di riferimento e, parallelamente, ha sviluppato una filosofia di comunicazione positiva, ironica e concreta.”
Questo è quello che si legge sul sito della nota maison italiana, che dal 2005 ha imposto la sua presenza nella settimana della moda di Milano, da sempre impegnata nella campagna contro l’anoressia e contro l’impiego di ragazze troppo magre sulle passerelle. Ma oggi qualcosa è cambiato, è stato fatto un grosso passo indietro cancellando la sfilata di apertura di Elena Mirò in un momento in cui forse le giovani ragazze sono piu fragili rispetto al passato ed avrebbero maggiormente bisogno di modelli sani! La Camera della Moda si giustifica dicendo che per la sfilata avevano proposto il giorno di chiusura e che è stata la maison a rifiutare; mentre la stilista, Elena Miroglio, nell’itervista a El Mundo afferma: “Non ho ricevuto l’appoggio di nessun collega della moda italiana“. Ancora continua: “Con questa decisione, la Camera sindacale premia la moda al di sopra della donna e questo è un errore poiché la moda deve sempre essere al servizio della donna e non la donna al servizio della moda. Si commette una grande ingiustizia“.
Ad ogni modo la stilista ha coraggiosamente deciso di andare avanti con la sua battaglia e di fare sfilare ugualmente le sue modelle.
Ma del resto da una moda che da credito ad orde di ragazzine esaltate che si fanno chiamare Fashion Bloggers e che manda in passerella scheletri semi-nudi(vedi Frankie Morello), potevamo anche aspettarcelo!
La donna di Elena Mirò
La donna di Frankie MorelloA voi la scelta! Noi intanto ci schieriamo al fianco di Elena Miroglio!