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Dalla Presidenza del Senato si giocano Governo e Quirinale

Creato il 15 marzo 2013 da Candidonews @Candidonews

Dalla Presidenza del Senato si giocano Governo e Quirinale

Spaesamento. Il principale segnale che regna nel nuovo Parlamento. Tanti volti nuovi, i grillini, i neodeputati di SEL e PD, mai cosi tante donne come in questa XVII legislatura. 17, un numero poco fortunato nella ‘cabala’ ed anche per la politica non sembra essere diverso.

Oggi sono iniziate le votazioni per l’elezione dei Presidenti di Camera e Senato, l’inizio dell’iter parlamentare che poi porterà alla nomina del Governo ed alla scelta del nuovo Capo dello Stato. Le ipotesi sono molteplici.

La strategia di Bersani è quella di dialogare sino all’ultimo con il Movimento5Stelle, per questo oggi i parlamentari del CentroSinistra voteranno ‘scheda bianca’. Domani però probabilmente saranno eletti i nuovi Capi dei due rami del Parlamento. Come? Non è ancora dato saperlo.

Da Bersani si sta smarcando sempre più marcatamente l’avversario di sempre, Matteo Renzi. Niente dialogo con Grillo, ribadisce, puntando tutto sul voto anticipato e sulla sua possibile leadership nel PD.

Poi ci sono ‘le vecchie volpi’, quei politici della Prima Repubblica, ex democristiani ed ex comunisti, che sono possibilisti verso ‘accordi’ con le opposizioni. D’Alema propone alleanze per l’elezione del Presidente della Camera ad un esponente di Scelta Civica in cambio di un Senato a Presidenza PD. Altri parlano di Monti interessato allo scranno più alto di Palazzo Madama. In quel caso però dovrebbe dimettersi dalla Presidenza del Consiglio lasciando il Paese senza una guida. Possibile mai che Napolitano abbia creato un mostro politico come Monti? E possibile che lo stesso Premier della ‘credibilità’ ritrovata si getti alle spalle tutto il credito internazionale per farsi eleggere (dal PDL) alla Presidenza del Senato?

In tutto questo i grillini marciano dritti per la loro strada. Nessun accordo con il PD.

Stasera si riuniranno i parlamentari democratici per discutere il da farsi. Probabilmente la linea bersaniana di dialogo con i cinque stelle sarà accontanata. Domani il PD eleggerà un suo Presidente della Camera (Franceschini) e probabilmente cercherà una intesa con Monti per il Presidente del Senato. Si fa il nome di Linda Lanzillotta, ex PD. Un grave errore sarebbe l’elezione di Monti stesso, cosi come pure quella dell’ex Pdl Mauro.

Dalla elezione del Senato potrebbero disegnarsi nuove prospettive in chiave Quirinale ed anche per la nascita dell’esecutivo.

Nel frattempo l’Italia rimane in attesa di un nuovo Governo, a luglio l’Iva aumenterà al 22%, i fondamentali economici crollano, le imprese falliscono ed i disoccupati aumentano.


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