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Dalla Spagna con furore: il caso Mima

Da Cercapasseggini @cercapasseggini

E' difficile per un brand che nasce oggi inserirsi in un mercato che vanta già un lungo elenco di nomi di grande qualità. Eppure Mima sembra esserci riuscito, tant'è che a tutti gli effetti si annovera come la vera novità del 2011. Facciamo un passo indietro: cos'è Mima? Si tratta di un marchio spagnolo, nato dall'idea di due genitori, Yolanda e Davy Kho, finalizzato alla realizzazione di prodotti per l'infanzia. Ma non è tutto qui, i prodotti devono rispettare un requisito fondamentale: il design. Mima è il frutto di anni di lavoro di due esperti del settore alle dipendenze di altri marchi: i due designer si sono infatti conosciuti a Milano dove entrambi lavoravano per altre aziende. Dopo essersi sposati e avere avuto figli hanno deciso di unire le loro menti artistiche in un progetto che coinvolgesse la loro ragione di vita, i loro piccoli. E' da questa idea che nascono i passeggini e le carrozzine Mima, che possono essere considerati a tutti gli effetti vere e proprie opere d'arte, tant'è che hanno fatto il loro debutto, quest'anno, al salone del mobile di Milano. La vera novità sta nella realizzazione di passeggini con un materiale innovativo, il polietilene espanso Eva, totalmente riciclabile, super resistente ma al tempo stesso leggero.
 

Tanti i modelli che i due genitori-designer hanno prodotto. Tra questi vale la pena segnalare Kobi, il primo passeggino gemellare che occupa lo stesso spazio di un passeggino normale in quanto le sedute si sviluppano in verticale, uno sopra l'altro. La seconda seduta, inoltre, è opzionale e si può togliere ogni qual volta che vorrete. Non paghi può diventare una culla, da utilizzare in altre occasioni. E ancora Xari, il passeggino super compatto, che grazie a un sistema brevettato chiamato carrycot inside si trasforma, aprendo una chiusura lampo, in navicella.
 

Qualche piccola informazione extra, giusto per sottolineare ulteriormente lo scopo di questo nuovo brand: il nome deriva dallo spagnolo Mimar, che significa Coccolare. E' infatti in Spagna che sono approdati questi due designer dopo aver vissuto un po' in diverse parti del mondo, dall'Italia alla Spagna. E' proprio il loro background multiculturale e la loro vena artistica il segreto del loro successo. Durerà molto? Non abbiamo la palla di cristallo, ma visto l'esito positivo del primo anno di lancio c'è solo da scommetterci. Ai posteri, poi, l'ardua sentenza.


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