Enza Sampò conduce Viva l’Italia sul canale Arturo, un viaggio televisivo che racconta i cambiamenti del costume degli Italiani, in un orizzonte temporale ideale che abbraccia gli anni italiani dal dopo guerra ad oggi, un periodo in cui le trasformazioni sono state più rapide. Questa puntata ha come soggetto le donne e come sono cambiati : canoni estetici, salute, corpo mente e spirito.
Una bellezza che parte dai numeri 90-60-90. Misure ideali per il fascino degli anni ’50, gambe lunghe, bellissimi fianchi, una splendida vita era il modello a cui ambiva ogni ragazza, insomma era l’epoca della maggiorate.
Barbara Alberti, Eve La Plume, artista di burlesque che utilizza le movenze femminili per enfatizzare lo spogliarello, Alessandra Carenza, maestra di Tai Chi e Flaminia Fegarotti attrice che ha affrontato il tumore al seno accompagnano Enza Sampo’ nel raccontare con le loro esperienze i cambiamenti del concetto estetico.
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Tante cose mutano nel corso del tempo ma, costante rimane il concetto delle “torture” a cui ci sottoponiamo per rientrare nei modelli estetici prestabiliti, dalle stecche di balena ai tacchi a spillo, per non parlare del bisturi che sostituisce l’intelligenza femminile con una differenza, sostanziale: un conto è cambiare pettinatura e borsetta, un altro è mutare il proprio aspetto fisico con un intervento chirurgico. E anche per questo il ricorso al bisturi non va fatto mai alla leggera in effetti nessuna tendenza è negativa in sé e per sé, l’importante è mantenersi nell’ambito del buonsenso. Eppure, soprattutto le ragazze più giovani, puntano ancora al ritocco “esagerato”, per esempio il classico intervento al seno che le possa trasformare in maggiorate, emblema di una fragilità sottomessa alle leggi del mercato odierno. Ieri nell’immaginario collettivo se la richiesta di una bellezza rotonda, rigogliosa, burrosa, morbida, era la diretta reazione agli anni della guerra determinata dalla miseria e dalla fame, oggi al contrario è solo risposta a modelli stereotipati e omologati. Anche il candore della pelle è stato un parametro estetico importante, più bianca la pelle più belle erano considerate le rappresentanti del gentil sesso, l’abbronzatura era inammissibile, perché associata a quel definitore visibile che separava le classi lavoratrici dalle classi dirigenti. Una pelle abbronzata rilevava una durata di esposizione ai lavori esterni, manuali e faticosi.
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La percezione del corpo contemporanea è orientata all’efficienza muscolare e allora ci si muove nelle palestre, si fa sport, e fitness. Allenare gli addominali, ridurre il giro vita, rassodare i glutei, scolpire il corpo, dimagrire e tonificare, esercizi aerobici, passi di step, utilizzando manubri, elastici, cavigliere e pesi. Programmi vari e completi di tonificazione che servono per acquistare capacità motoria, contribuiscono a migliorare la resistenza sia cardiovascolare che respiratoria attraverso attività aerobica, body building e al corpo libero tradizionale.
E in futuro? Cosa aspetta la donna del domani? Il concetto estetico sembra si vada sempre più orientando verso canoni estetici morbidi, naturali e senza eccessi: no quindi a visi spigolosi e corpi al limite dell’anoressico ma anche a seni esagerati opera di bisturi e silicone. Il trend di questo ultimo periodo è una bellezza con qualche curva e forma al punto giusto.
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