
Dampyr festeggia i quindici anni dalla pubblicazione del primo albo (Il figlio del diavolo, Dampyr #1, risale infatti all’aprile 2000) con La lunga notte dell’odio, albo in cui debutta l’affiatata coppia formata da Rita Porretto e Silvia Mericone. Senza trascurare gli straordinari e oscurissimi disegni di Nicola Genzianella (una garanzia!), l’arrivo delle ideatrici di Dr. Morgue
merita di essere sottolineato a dovere, anche perché coincide con la realizzazione di un episodio cupo e ben riuscito!
La pioggia incessante, la follia omicida che dilaga e alcuni misteri torbidi ancora da svelare: ecco gli ingredienti di questa storia. Gli eventi accaduti una cinquantina d’anni prima a Winter, nell’Iowa, hanno forti ripercussioni sul presente: il nostro Harlan Draka si trova a indagare in compagnia di Anyel, essere dotato di poteri ultraterreni. Impossibile, sin da subito, non notare i tratteggi di Nicola Genzianella, maestro indiscusso delle ombre. Si tratta indubbiamente di uno degli autori che attualmente incarnano al meglio le atmosfere della serie dampyriana, conscio dell'oscura lezione di maestri assoluti come Alberto Breccia e Corrado Roi. Citiamo qui solo tre tavole (tra le tante) esemplificative del gran lavoro dell’artista: l’inquietante demone ramingo che si avvicina, vignetta dopo vignetta (a pag. 37); i ragazzini spiritati sull’autobus (a pag. 47); la folla inferocita (a pag. 53). Verso la fine dell’albo, forse, alcune tavole risultano meno dettagliate: Genzianella sembra sfruttare gli sfondi completamente neri e le scene d’azione per far uso di un tratteggio più diradato. Ciò non inficia comunque la prova in generale, in cui il clima uggioso e foriero di tempesta, unito all’opprimente morbosità di alcune scene, prevalgono soddisfacendo il lettore.



SOGGETTO E SCENEGGIATURA: Rita Porretto e Silvia MericoneDISEGNI E CHINE: Nicola GenzianellaCOPERTINA: Enea Riboldi