Crisi di ascolti per La7. La rete ‘giovane’ che solo qualche mese fa sembrava potesse rompere il duopolio Rai-Mediaset, inizia ad accusare il colpo. Gli ultimi casi aperti sono quelli di Daria Bignardi e Serena Dandini. I programmi delle due conduttrici, partiti solo due settimane fa, non sembrano avere ascolti soddisfacenti. Le Invasioni Barbariche è passato da 1.023.000 telespettatori (4.48%) della prima puntata a 771.000 telespettatori per uno share del 3.43% nella seconda. Un calo netto. Anche The Show must go off, che segnava lo sbarco del ‘gruppo’ di Parla con me sulla rete Telecom ha visto calare nettamente lo share tra la prima e la seconda puntata. Da 1.321.011 spettatori con il 5,70%di share a 941.000 spettatori (4.05%).
Se per il programma di Daria Bignardi la stanchezza potrebbe essere relativa al format, oramai ‘usurato’, per lo show di Serena Dandini i limiti sarebbero da ascrivere al giorno di messa in onda. Il sabato è sicuramente una giornata difficile. Va comunque sottolineato come The Show abbia una durata decisamente superiore al normale. Tre ore di satira sono troppe, anche per i piu fedeli spettatori devoti di ‘Ottavo Nano’, ‘Pippo Chennedy’ e ‘Parla con me’.
Da segnalare anche il riscontro poco esaltante di PiazzaPulita, il programma di approfondimento politico condotto da Corrado Formigli e battuto puntualmente da Servizio Pubblico di Michele Santoro. Neanche ‘I menu di Benedetta‘ vanno oltre il 3%, cosi come il piccolo gioiellino ‘G’Day‘ di Geppy Cucciari. Per non parlare del flop di ‘In Onda‘ post-Costamagna, sempre inchiodato al 2%.
Il post-Berlusconismo televisivo sta penalizzando la ‘Rai3′ commerciale? E’ presto per dirlo. Vi sono ancora programmi di successo come il Tg di Mentana, OttoeMezzo di Gruber, L’Infedele con Lerner tanto per fare alcuni esempi, senza parlare del boom di Italialand con Crozza, recentemente passato sugli schermi della rete di Ruffini.
I prossimi mesi saranno comunque decisivi per capire se gli investimenti fatti per acquisire i ‘big’ della Tv Pubblica saranno ricompensati da ascolti decenti e, di conseguenza, da introiti pubblicitari in grado di consentire un rapido sviluppo della rete.