Daniel Estulin, l’individuo nella foto che sembra appena uscito da una fumeria di oppio, è uno di quei contaballe che farebbero impazzire di gioia i tanti dementi che affollano siti complottisti come Luogocomune o che partecipano alle conferenze sul signoraggio e sulle scie chimiche.
Dopo aver scritto una gran quantità di idiozie nel libro “Il Club Bilderberg” (e non lo diciamo tanto per dire, il libro è davvero uno spasso, pensate che in prefazione c’è scritto: “Esprimo la mia più sincera e profondamente sentita gratitudine ai numerosi membri delle agenzie internazionali dei servizi segreti di Washington, Londra, Mosca, Madrid, Parigi, Caracas, Roma e Ottawa, la cui conoscenza interna delle questioni di intelligence e la cui perspicacia mi hanno spesso tenuto su di morale nei momenti più bui”), ha pensato bene di sostenere che Julian Assange e Wikileaks sono una creazione della CIA, come illustrato in questo articolo pubblicato sul sito Voci dalla Strada.
Si tratta di un comportamento piuttosto frequente tra i complottisti, specialmente quelli più imbecilli.
La gran parte di essi, infatti, si definisce “ricercatore della verità” e proclama terribili verità nascoste, senza essersi mai alzata dalla poltrona o dalla sedia dietro il PC.
Scrivono libri, producono film, gestiscono forum e blog, limitandosi a riciclare il materiale disponibile sul Web. I più intraprendenti montano cartoni animati e assemblano qualche intervista di convenzienza.
Tipici esempi nostrani sono rappresentati dai film di Massimo Mazzucco e di Giulietto Chiesa.
Ecco allora che quando qualcuno si dà da fare sul serio, procurando e diffondendo materiale fino a quel momento inaccessibile, i “ricercatori copia-incolla” lo accusano di essere al soldo della CIA.
E sapete perché? Perché i veri ricercatori, ancorché complottisti, finiscono quasi sempre per scoprire che la “verità ufficiale” è quella giusta, e che le teorie complottiste sono panzane.
E’ successo a Jim Hoffman, a John Farmer, a Frank Legge e a Warren Stutt , partiti per dimostrare che il Volo 77 non aveva colpito il Pentagono e finiti per sostenere che invece era andata proprio così e che le teorie no-plane e north-path erano baggianate.
Ed è successo anche a Julian Assange: grazie a Wikileaks ha messo a nudo decine di migliaia di documenti riservati del governo americano, soprattutto dispacci diplomatici nei quali ambasciatori e consoli riferivano fatti, opinioni e circostanze.
I complottisti dovrebbero fargli una statua d’oro… non fosse che in mezzo a quell’infinità di documenti non c’è nulla che dia credito alle teorie complottiste, specialmente quelle sull’11 settembre!
Ed ecco, allora, che Julian Assange viene catalogato come agente della CIA. E’ sempre la stessa storia: quando il complottista deve affrontare le prove che gli danno torto, afferma che le prove sono state costruite dalla CIA e il problema è risolto.
Ma vediamo cosa ha detto Estulin nell’intervista pubblicata su El Periodico e ripresa da Voci Dalla Strada:
- Lei non si fida di nulla? -
Vengo dal mondo dello spionaggio e, in effetti, non mi fido di nulla in questo mondo. Per un semplice motivo: io so che tutto è una bugia. Guarda, io sono stato un agente per tre anni e mezzo in Africa.
Agente segreto in Africa? Al massimo sarà stato addetto alla pulizia di un villaggio vacanze…
Il nostro lavoro consisteva nel pulire i villaggi dalle bande che trafficavano con diamanti di sangue.
Ecco, appunto, puliva il villaggio. Le “bande” erano bande musicali e i “diamanti di sangue” sono i braccialetti di perline usati nei villaggi per pagare le consumazioni…
Un giorno, nel 1995 eravano in mezzo al nulla, in un bar di merda che aveva la TV satellitare. C’erano uomini della CIA e di Hezbollah a cena insieme, e Bill Clinton è apparso in televisione, l’allora Presidente degli Stati Uniti, e disse: “Perseguiremo i terroristi fino alla fine del mondo” E tutti a ridere.
Fantastico. Come si fa a non credere a una simile testimonianza?
Intanto, però, dobbiamo riconoscere a Estulin il merito di non aver cominciato da Bush. Una volta tanto un complottista se la prende anche con Clinton!
Ma fermiamoci un momento per analizzare la storiella di Estulin.
Stando ai dati riportati sul Web, Estulin sarebbe nato il 29 agosto 1966.
In un’intervista concessa nel 2005 a quell’altro beota di Alex Jones, Estulin ha dichiarato:
I’m a Russian ex-patriot who was kicked out of the Soviet Union in 1980. My father was a dissident who fought for freedom of speech who was jailed, tortured by the KGB (…) We move to Canada and 12 years ago I came to Spain. My grandfather was a colonel in the KGB and the counter-intelligence in the 1950s, so I am privileged somewhat to get a lot of the information from secret service which are our best sources of information.
Traduzione:
Sono stato un russo fedele alla patria, cacciato dall’Unione Sovietica nel 1980. Mio padre era un dissidente che aveva combattito per la libertà di parola ed era stato imprigionato e torturato dal KGB (…) Ci trasferimmo in Canada e 12 anni fa sono giunto in Spagna. Mio nonno era un colonnello del KGB e del contro-spionaggio negli anni cinquanta, quindi sono stato in qualche maniera avvantaggiato nel reperire una quantità di informazioni dai servizi segreti che sono le nostre migliori fonti di informazioni.
Dunque, nel 1980 Estulin aveva 14 anni, quando espatriò in Canada. Figuratevi che informazioni riservate poteva carpire a quell’età un ragazzino figlio di un dissidente, ammesso che il nonno fosse stato realmente nel controspionaggio (negli anni cinquanta!).
Curiosamente, nel 2005 Estulin diceva che il fatto di essere nipote del fantomatico colonnello del KGB gli aveva consentito di ottenere informazioni dai servizi segreti… nessun riferimento, quindi, alla sua attività di agente segreto in Africa!
Perchè mai un ex agente segreto dovrebbe ricorrere al nonno degli anni cinquanta per giustificare la propria capacità di accedere a informazioni riservate? Semplice: la storiella dell’agente segreto è stata inventata di sana pianta, quando si è reso conto che la storiella del nonno non reggeva.
Se dodici anni prima dell’intervista, Estulin si era trasferito in Spagna, significa che è stato in Canada dal 1980 (quando aveva 14 anni) al 1993 (quando ne aveva 27). Quando sarebbe andato in Africa?
E per quali servizi segreti avrebbe lavorato? Quelli canadesi? Impossibile. Estulin ha detto che si trovava in Africa nel 1995. Quindi era già venuto via dal Canada.
Quindi i servizi segreti spagnoli?
Ma nella stessa intervista con Alex Jones, Estulin ha affermato:
I live in Madrid, Spain. It’s for my own safety. I’m from Toronto, Canada but I felt I’ll be safer here and I’ll probably live longer living in Madrid than in Toronto.
Traduzione:
Vivo a Madrid, in Spagna. E’ per la mia incolumità. Io sono di Toronto, Canada, ma sento di essere più al sicuro qui e probabilmente vivrò più a lungo a Madrid che a Toronto.
Ohibò. E perchè mai? Se non è stato nei servizi segreti canadesi (e abbiamo visto che non poteva esserlo) ma in quelli spagnoli, perché mai dice di essere stato costretto a riparare in Spagna per la propria sicurezza?
Non ha senso.
La verità è che Estulin è un pagliaccio, racconta balle a tutto spiano e – come spesso capita – non si ricorda delle balle che ha detto e delle contraddizioni temporali che ne conseguono.
E arriviamo alla questione Wikileaks. Ecco cosa ha dichiarato Estulin nella sua intervista riportata da Voci Dalla Strada:
Quando ero nel servizio segreto di controspionaggio appresi che partendo da un processo di ipnosi possono configurarti molti labirinti nella testa e arriva un momento in cui non sai se quello che stai dicendo è vero o è menzogna (…) Occhio, Assange non lavora per la CIA consapevolmente. La bellezza di questa operazione è che lui non sa che lavora effettivamente per loro (…) La CIA ha creato Wikileaks con il principale obiettivo di chiudere l’accesso libero a Internet (…) Inoltre, Wikileaks serve ad un altro scopo (…) Legare i servizi segreti di tutto il mondo (…) Assange e altri bambini come lui, usando l’LSD, sono stati messi in stanze buie, creando disturbi della personalità multipla. Notate lo sguardo di questo ragazzo, vuoto, inespressivo … Non esagero. Quelli di noi nel mondo dello spionaggio sanno di cosa si parla (…)
Non vale nemmeno la pena di commentare queste affermazioni. Estulin andrebbe chiuso in un manicomio e bisognerebbe gettare in fondo all’oceano la chiave della sua stanza!
E invece eccolo a vendere libri, rilasciare interviste, partecipare a programmi televisivi e radiofonici.
Ha perfino la sua brava pagina biografica sulle principali edizioni di Wikipedia.
Altro che agente segreto, altro che matto: Daniel Estulin ha semplicemente capito che raccontando buffonate complottiste, si possono fare quattrini alle spalle dei gonzi.
E fra i gonzi nostrani che abboccano alle baggianate di Estulin, c’è addirittura RAI Due, con il format L’ultima Parola. Complimenti a Gianluigi Paragone, responsabile del programma, e a Giulia Cazzaniga, intervistatrice. E’ grazie a gente come loro, se i pazzoidi come Daniel Estulin fanno soldi.
Daniel Estulin, scrittore russo, ex KGB, autore de “IL CLUB BILDERBERG” (tre milioni di copie vendute), ospite esclusivo dell’ANTEPRIMA WEB dell’ULTIMA PAROLA.
(…)
Nella puntata di venerdì 26 ottobre l”Anteprima dell’Ultima Parola, il web format della trasmissione di Gianluigi Paragone, sarà presente un prestigioso ospite internazionale: Daniel Estulin, autore del libro “Il Club Bilderberg”, che ha venduto più di tre milioni di copie in 81 paesi e 50 lingue diverse. In Italia è appena uscito per Castelvecchi “L’impero invisibile”, la “vera cospirazione di chi governa il mondo”. – – Estulin sarà intervistato da Giulia Cazzaniga, conduttrice dell’Anteprima Web, in diretta alle ore 17 sul sito http://www.lultimaparola.rai.it – – Daniel Estlulin è un giornalista investigativo, scrittore ed ex collaboratore del Kgb.
Ex KGB? Quando aveva meno di 14 anni? Altro che Ultima Parola, il programma dovrebbe chiamarsi Ennesima Bufala!
E non a caso, il primo commento alla notizia sul sito di RAI Due è stato questo:
Ma allora quel vecchio libro ripudiato e considerato falso e blasfemo, anch’esso scritto da un russo, un certo Nilus, non e’ proprio fantacospirazione internazionale. O no?
Nilus, per chi non lo sapesse, è lo scrittore russo che pubblicò “I protocolli dei Savi di Sion”, un falso documento che accusava gli ebrei di voler conquistare il mondo attraverso il controllo dell’economia.
E’ il documento che è stato utilizzato largamente dalla propaganda nazista e fascista per giustificare la persecuzione e lo sterminio degli ebrei.
Ancora una volta, si dimostra ciò che abbiamo sempre sostenuto: dietro il complottismo c’è sempre l’antisemitismo e il neo-nazismo.
Gran giornalisti, quelli di RAI DUE…
Ringraziamo Illuminista per la segnalazione.
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