
Altro che chiacchiere da bar! Il maghetto ‘Harry Potter’ non può godersi una serata al pub senza diventare oggetto delle confidenze di tutti gli ubriaconi del locale. Un destino che Daniel Radcliffe sembra aver ormai accettato con una certa rassegnazione…
Daniel Radcliffe è ormai un volto arcinoto per i tanti che hanno amato la saga di Harry Potter: 8 film usciti fra il 2001 e il 2011, che l’attore ha iniziato a girare quando aveva appena 11 anni e hanno quindi accompagnato tutta la sua adolescenza. Sarà questo ‘sentirlo uno di famiglia’, sarà forse l’esperienza di alcolista che Radcliffe ha sperimentato nel corso della seconda metà della serie del maghetto, sta di fatto che ormai al pub capita spesse e volentieri che perfetti sconosciuti lo eleggano ‘il confidente perfetto’.
“Sono diventato il confessore della gente, al pub. Se c’è un ubriaco, sta pur certo che verrà da me a raccontarmi qualcosa del difficile rapporto che ha con i genitori. È incredibile come io riesca a provocare una serie vastissima di reazioni nella gente – ha raccontato al Telegraph Review, aggiungendo: La cosa più bella è quando sento persone che mi dicono ‘Grazie per quello che sei stato per la mia infanzia’, è qualcosa di cui non mi capacito tuttora, ma è anche molto dolce. Poi c’è la classica domanda di rito: ‘Cosa si prova a sapere che sarai associato per sempre al marchio Harry Potter, domanda alla quale rispondo ‘Niente di negativo, considerando quanto quel ‘marchio’ sia amato da tutti.’ Ma quello che veramente non reggo è l’etichetta di ‘bambino prodigio’ che ti appiccicano addosso quando cominci a recitare da piccolo. È uno stereotipo con cui continuo a scontrarmi”.
Fonte: style.it







